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Attualità

I cantieri edili sono sempre scene del crimine.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Le ultime tre vittime del lavoro erano tutte legate al settore dell’edilizia e tutte sono morte per gravi traumi cranici. Due avevano 59 anni, una 65.

Nicola Marino aveva 59 anni e un figlio. Dal 2023 stava scontando una condanna per reati minori con una misura alternativa alla detenzione, l’affidamento al lavoro come guardiano in un’azienda per la lavorazione del marmo di Apricena (Foggia), dove viveva in un’area a lui riservata.

Il contratto sarebbe scaduto tra un anno e mezzo, sancendo così la fine del percorso di riabilitazione. Martedì 22 aprile è morto precipitando da un ponteggio posto a 7 metri di altezza, una caduta nella quale ha riportato fratture craniche letali.

Antonio Rapisarda, 65 anni e due figli, viveva a Belpasso (Catania) e lavorava per la romana Donati spa, gigante delle costruzioni che per conto di Anas realizza l’ammodernamento della statale 284 Occidentale Etnea tra Adrano e Paternò, in provincia di Catania, con uno stanziamento di oltre 180 milioni di euro.

Il cantiere base è ad Adrano e lì è morto Rapisarda mercoledì 23 aprile: durante le operazioni di scarico materiali è stato travolto da un fascio d’acciaio che gli ha provocato un trauma cranico devastante, tale da portarlo alla morte in pochi minuti. L’operaio, che era Rsa della Fillea Cgil, sarebbe andato in pensione tra un mese.

Stefano Vitali, 59 anni e una figlia, stava costruendo una villa per sé a Zogno (Bergamo). Il grosso, mura e tetti, era fatto, ma c’era ancora molto da lavorare. Mercoledì 23 aprile, da solo nel cantiere, stava procedendo al disarmo delle casseforme quando è stato travolto da un pannello di 150 chili, riportando gravi traumi alla testa che ne hanno causato la morte.

#nicolamarino#antoniorapisarda#stefanovitali#mortidilavoro

Aprile 2025: 56 morti (sul lavoro 46; in itinere 10; media giorno 2,4)

Anno 2025: 317 morti (sul lavoro 260; in itinere 57; media giorno 2,8)

45 Lombardia (sul lavoro 34, in itinere 11)

35 Veneto (29 – 6)

28 Campania (22 – 6)

27 Sicilia (18 – 9)

24 Puglia (22 – 2)

23 Emilia Romagna (17 – 6)

21 Lazio (18 – 3)

19 Toscana (15 – 4)

18 Abruzzo (16 – 2)

17 Piemonte (16 – 1)

10 Calabria (10 – 0)

8 Umbria (8 – 0); Marche (7 – 1); Liguria (6 – 2)

6 Basilicata (6 – 0)

5 Alto Adige (5 – 0); Friuli Venezia Giulia (4 – 1)

4 Trentino (4 – 0)

3 Sardegna (2 – 1)

2 Molise (1 – 1)

1 Valle d’Aosta, Estero (1 – 0)

Gennaio 2025: 87 morti (sul lavoro 72; in itinere 15; media giorno 2,8)

Febbraio 2025: 75 morti (sul lavoro 63; in itinere 12; media giorno 2,7)

Marzo 2025: 99 morti (sul lavoro 79; in itinere 20; media giorno 3,2)

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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