di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Continuano i suicidi in divisa, così come continua la loro rimozione. Domenica 20 aprile, Pasqua, nella stazione dei carabinieri di Acerra si è ucciso con la pistola di ordinanza il sottufficiale Pasquale Taddeo, 42enne di Cervinara (Avellino).
Nell’Arma è il quarto suicidio del 2025. Tra gli uomini e le donne in divisa (tutte le divise) il tasso suicidario è all’incirca il doppio di quello generale: quasi 10 casi ogni 100.000 lavoratori, mentre la media italiana è di poco superiore ai 5 ogni 100.000 abitanti.
Burnout, carichi di lavoro pesanti, vessazioni: sono tanti i fattori che incidono sulla questione, ma stanno lì, accantonati, senza alcuna reale volontà di affrontare il fenomeno, né da parte delle catene di comando né da parte della politica.
La linea di condotta continua a essere la rimozione, il “troncare, sopire” di manzoniana memoria. Taddeo lascia due figli in tenera età.
Ferdinando Rossi, 62enne di San Giovanni Lipioni (Chieti), è morto martedì 22 aprile alla periferia del piccolo centro abitato, travolto dal ribaltamento del trattore con il quale stava facendo alcuni lavori.
Non ancora chiara la dinamica dell’accaduto. Ai soccorritori non è rimasto altro che la constatazione di morte.
Gianfranco Valiforti, 81enne di Brescia, è morto martedì 22 aprile mentre lavorava in un bosco di proprietà a Lozio (Brescia).
È caduto da un albero mentre cercava di far ripartire la motosega che si era bloccata. Nella caduta ha battuto con violenza la testa contro un masso ed è morto all’istante.
Bruno Zanolli, 59enne barista di Val di Zoldo (Belluno), è morto sabato 19 aprile nel bar Pelmo di Zoppè di Cadore, sempre nel Bellunese, stroncato da un malore mentre spillava birre per i clienti del locale. Zanolli è deceduto praticamente sul colpo.
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Aprile 2025: 53 morti (sul lavoro 43; in itinere 10; media giorno 2,4)

Anno 2025: 314 morti (sul lavoro 257; in itinere 57; media giorno 2,8)
44 Lombardia (sul lavoro 33, in itinere 11)
35 Veneto (29 – 6)
28 Campania (22 – 6)
26 Sicilia (17 – 9)
23 Puglia (21 – 2); Emilia Romagna (17 – 6)
21 Lazio (18 – 3)
19 Toscana (15 – 4)
18 Abruzzo (16 – 2)
17 Piemonte (16 – 1)
10 Calabria (10 – 0)
8 Umbria (8 – 0); Marche (7 – 1); Liguria (6 – 2)
6 Basilicata (6 – 0)
5 Alto Adige (5 – 0); Friuli Venezia Giulia (4 – 1)
4 Trentino (4 – 0)
3 Sardegna (2 – 1)
2 Molise (1 – 1)
1 Valle d’Aosta, Estero (1 – 0)
Gennaio 2025: 87 morti (sul lavoro 72; in itinere 15; media giorno 2,8)
Febbraio 2025: 75 morti (sul lavoro 63; in itinere 12; media giorno 2,7)
Marzo 2025: 99 morti (sul lavoro 79; in itinere 20; media giorno 3,2)