Il sindaco di Trieste non vuole dare il patrocinio per le iniziative di celebrazione del 25 Aprile. Che siccome è festa nazionale, dice sarebbe “pleonastico”.
Pleonastico si dice, secondo la Treccani, “di tutto ciò che è inutile, ovvio, superfluo”.
Forse ha usato un aggettivo solo per sentito dire, o per vile compiacenza, tuttavia se questo è quello che dovesse pensare davvero della Liberazione il sindaco di una città importante come Trieste, -città che ha vissuto momenti drammatici proprio in quei frangenti storici -, vorrebbe dire che il primo cittadino non sa conciliare il linguaggio consono a una carica istituzionale con il gergo delle chiacchiere tra compari.
La qualcosa ci autorizzerebbe a coniare un nuovo ossimoro: “sindaco da bar”.