di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
L’Inail ha comunicato i suoi conteggi per il primo bimestre 2025: 97 vittime del lavoro e 36 in itinere, per un totale di 133.
Sarebbero diminuiti gli infortuni sul posto di lavoro (-5,5%), ma aumentati i casi mortali (+6,6%); altrettanto per i casi in itinere, con un calo delle denunce (-2,1) e un aumento delle vittime (+33,3%).
Nei mesi di gennaio e febbraio 2025 noi avevamo contato invece 162 morti (135 sul lavoro e 27 in itinere), 15 in meno rispetto al 2024, con un calo dell’8,4%. Mancherebbero all’appello 29 vittime, un quinto del totale Inail, ma si sa che l’istituto non copre l’intera platea lavorativa e lavora soltanto sulle denunce di infortunio, peraltro sottoposte a scrematura.
Ecco il link: https://www.inail.it/portale/it/inail-comunica/comunicati-stampa/comunicato-stampa.2025.04.denunce-di-infortuni-e-malattie-professionali-i-dati-inail-di-febbraio.html?fbclid=IwY2xjawJfT7ZleHRuA2FlbQIxMAABHosL5-rq3DdY06V31kJb49jCyCM4f7vTjzTsVeuCsl8o0XvPN38QfoXb2cwQ_aem_TxKVx3OkENTncCXhlSaXAA
Segnaliamo il passaggio secondo il quale in Italia sul fronte della sicurezza dei lavoratori va sempre meglio: l’incidenza infortunistica del 2025 è crollata del 18,1% rispetto al 2019, passando da 309 a 253 infortuni ogni 100mila occupati Istat.