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Si lavorava senza misure di sicurezza: niente che somigliasse a caschi, imbracature, reti. E la tanto decantata patente a punti nei cantieri?

Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Alaa Abdelkarim Ramadan Ragarb aveva 35 anni, era arrivato a Torino dall’Egitto e lavorava per un lontano cugino, titolare di una ditta che allestisce ponteggi nei cantieri edili.

Venerdì 7 marzo è stato portato in condizioni disperate all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Al pronto soccorso i suoi accompagnatori hanno detto che era caduto dentro casa.

I medici hanno capito subito che si trattava di una balla colossale, incompatibile con le lesioni, e hanno allertato la polizia.

Mentre Alaa moriva, la verità è saltata fuori: il lavoratore era caduto da un’altezza di circa 10 metri in un capannone di Leinì per il cedimento del tetto durante il montaggio dei ponteggi.

In quel cantiere si lavorava senza misure di sicurezza: niente che somigliasse a caschi, imbracature, reti. Probabilmente nulla che somigliasse a un contratto. La procura indaga per omicidio colposo, che è il minimo. Sarebbe interessante avere un commento della ministra Calderone sul ruolo della tanto decantata patente a punti nei cantieri.

Carlo Cacciaguerra, operaio 55enne alla Bonfiglioli di Forlì, è morto venerdì 7 marzo mentre in moto tornava a casa a Castrocaro (Forlì Cesena).

Alla periferia del capoluogo romagnolo si è schiantato contro la fiancata di un tir che usciva dal piazzale di un’azienda ed è morto sul colpo.

Sabato 8 marzo c’è stata la prima vittima del 2025 in Friuli Venezia Giulia. Si tratta di Cristina Doretto, 51enne insegnante di geografia alle medie di San Michele al Tagliamento (Udine), che alle 8 si è sentita male mentre si preparava ad accompagnare una classe in gita scolastica: «Non mi sento bene, il cuore fa le bizze», le sue parole ai colleghi. Trasportata in emergenza all’ospedale di Udine, si è spenta poco dopo.

Giuseppe Scafidi, operaio 67enne della Rap (servizi ambientali di Palermo), residente a Baucina, è morto domenica 9 marzo intorno alle 8, mentre con un camion compattatore effettuava il giro di raccolta dei rifiuti nella zona di via Ernesto Basile.

Il lavoratore, che a novembre sarebbe andato in pensione, ha accusato un malore, è sceso dal mezzo e si è accasciato. I colleghi hanno allertato i soccorsi ma Scafidi si è spento poco dopo l’arrivo all’ospedale Civico.

#carlocacciaguerra#cristinadoretto#giuseppescafidi#mortidilavoro

Marzo 2025: 22 morti (sul lavoro 17; in itinere 5; media giorno 2,4)

Anno 2025: 184 morti (sul lavoro 152; in itinere 32; media giorno 2,7)

35 Lombardia (sul lavoro 25, in itinere 10)

24 Veneto (20 – 4)

14 Puglia (13 – 1); Emilia Romagna (8 – 6)

13 Toscana, Campania (11 – 2)

12 Piemonte (12 – 0)

10 Lazio (8 – 2)

9 Sicilia (9 – 0)

8 Abruzzo (8 – 0)

7 Calabria (7 – 0)

4 Umbria, Basilicata (4 – 0); Liguria (3 – 1)

3 Trentino (3 – 0); Marche, Sardegna (2 – 1)

2 Alto Adige (2 – 0)

1 Friuli Venezia Giulia (1 – 0); Molise (0 – 1)

Gennaio 2025: 87 morti (sul lavoro 72; in itinere 15; media giorno 2,8)

Febbraio 2025: 75 morti (sul lavoro 63; in itinere 12; media giorno 2,7)

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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