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Tre morti di lavoro nelle ultime 24 ore.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Tre vittime in meno di 24 ore in Toscana, regione che al 5 febbraio conta 13 morti di lavoro, uno ogni 5 giorni. È lo stesso dato del 2024, quando però a febbraio c’era stata la strage (5 vittime) nel cantiere per la nuova Esselunga di Firenze.

Irene Furiesi, architetta 37enne di Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), madre di due gemelli di 4 anni, è morta nel pomeriggio di martedì 4 marzo in un incidente stradale sulla statale 741, il bypass del Galluzzo.

Stava andando al lavoro all’aeroporto di Firenze Peretola, dove in 15 anni di lavoro da semplice agente di rampa era diventata responsabile dei servizi di terra (duty officer) per Toscana Aeroporti Handling. In una galleria del bypass si è scontrata frontalmente con un’altra automobile ed è morta sul colpo. Ancora da stabilire cause e modalità dello scontro.

Alessandro Guerra, operaio 57enne di Verghereto (Forlì Cesena), sposato, 2 figli, è morto mercoledì 5 marzo in un cantiere comunale ad Arezzo, aperto per consolidare un muro di contenimento e affidato alla ditta EdilBalze, di cui Guerra era dipendente.

Sul fatto circolano diverse versioni, perché al momento dell’incidente il lavoratore era da solo. La più credibile parla della caduta da un muletto durante lo spostamento di materiali: il lavoratore avrebbe battuto la testa e sarebbe spirato quasi subito.

A Bucine (Arezzo), un pensionato 89enne è morto mentre ripuliva un suo terreno dando fuoco a sfalci e potature. Non è chiara la causa dell’incidente, perché l’anziano era da solo.

Dopo l’allarme lanciato dai familiari, che non lo vedevano rientrare, è stato trovato senza vita, con qualche segno di ustione, il che lascia supporre che potrebbe essere stato vittima di un malore o dei fumi inalati.

Giancarlo Piga, 41 anni, moglie e 3 figlie, vigile del fuoco in servizio a Olbia, è morto mercoledì 5 marzo mentre con un trattore lavorava un terreno di famiglia a Oliena (Nuoro).

La causa: ribaltamento del mezzo agricolo, per motivi da accertare. Piga, figlio di vigile del fuoco, solo da tre anni aveva ottenuto la stabilizzazione come effettivo, dopo un lungo precariato.

Un 61enne di Inverno e Monteleone (Pavia), dipendente della falegnameria San Giorgio di Villanterio (Pavia), è stato trovato senza vita lunedì 3 marzo in un’area in cui era al lavoro da solo.

La scoperta è stata fatta dai suoi colleghi, preoccupati perché non lo vedevano tornare. Si ipotizza che al momento del ritrovamento il lavoratore fosse morto già da un paio d’ore, per cause da stabilire.

#irenefuriesi#alessandroguerra#giancarlopiga#mortidilavoro

Marzo 2025: 10 morti (sul lavoro 9; in itinere 1; media giorno 2)

Anno 2025: 172 morti (sul lavoro 144; in itinere 28; media giorno 2,7)

34 Lombardia (sul lavoro 24, in itinere 10)

22 Veneto (19 – 3)

14 Puglia (13 – 1)

13 Toscana, Campania (11 – 2)

11 Piemonte (11 – 0)

10 Lazio (8 – 2); Emilia Romagna (7 – 3)

8 Abruzzo (8 – 0)

7 Calabria, Sicilia (7 – 0)

4 Umbria, Basilicata (4 – 0); Liguria (3 – 1)

3 Marche, Sardegna (2 – 1)

2 Trentino, Alto Adige (2 – 0)

1 Molise (0 – 1)

Gennaio 2025: 87 morti (sul lavoro 72; in itinere 15; media giorno 2,8)

Febbraio 2025: 75 morti (sul lavoro 63; in itinere 12; media giorno 2,7)

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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