di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Due morti di lavoro in Piemonte, mercoledì 12 febbraio. La regione, quarta nella classifica italiana della vergogna, a oggi ha raddoppiato le vittime rispetto allo stesso periodo del 2024.
Allora erano state 5, quest’anno sono già 10. Peggio, se possibile, ha fatto la Puglia (terza), passata da 5 a 11 morti (+120%) mentre il Veneto (secondo) si limita a un +54%, contando 17 vittime rispetto alle 11 del 2024. La Lombardia, che come sempre comanda la graduatoria, registra un impercettibile calo, scendendo da 22 a 21 morti (-0,5%).
Manuel Vargiu, 45enne di Ponteranica (Bergamo), è stato ucciso mercoledì 12 febbraio da un bullone schizzato via da un nuovo biotrituratore messo in opera ai Vivai Cattaneo di Valbrembo (Bergamo).
Vargiu, dipendente dell’azienda da più di dieci anni, è stato colpito alla testa ed è morto in pochi istanti. Lascia la moglie e un figlio 17enne. Un’inchiesta appurerà le cause della tragedia.
Elio Onorato Ghione, 56enne di Moretta (Cuneo), è morto mercoledì 12 febbraio alla Ferviva Rottami di Bernezzo, sempre nel Cuneese.
Ghione stava manovrando il polipo di cui era dotato un camion da scaricare, quando è caduto a terra all’improvviso, riportando lesioni fatali. Aperta un’inchiesta per appurare le cause dell’incidente, se la caduta sia cioè dovuta a un malfunzionamento o a un malore.
Giacomo Maimonte, 55enne di Arona (Novara), mercoledì 12 febbraio è stato vittima del ribaltamento del miniescavatore sul quale stava operando nel cantiere per la ristrutturazione di una villa a Massino Visconti (Novara).
Maimonte è rimasto schiacciato tra l’escavatore e un muro di sostegno, morendo sul colpo.
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Febbraio 2025: 35 morti (sul lavoro 33; in itinere 2; media giorno 2,9)
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Anno 2025: 122 morti (sul lavoro 105; in itinere 17; media giorno 2,8)
21 Lombardia (sul lavoro 16, in itinere 5)
17 Veneto (14 – 3)
11 Puglia (11 – 0)
10 Piemonte (10 – 0)
9 Campania (9 – 0)
8 Toscana (7 – 1)
7 Emilia Romagna (5 – 2)
6 Abruzzo, Calabria (6 – 0)
5 Lazio (4 – 1)
4 Basilicata (4 – 0)
3 Umbria, Sicilia (3 – 0); Liguria, Marche (2 – 1)
2 Trentino (2 – 0); Sardegna (1 – 1)
1 Alto Adige (1 – 0); Molise (0 – 1)
Gennaio 2025: 87 morti (sul lavoro 72; in itinere 15; media giorno 2,8)