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Che diavolo ha combinato il governo Meloni sul caso Almasri ce lo spiega Travaglio.

dal Fatto Quotidiano

“Se non ci fosse di mezzo un torturatore, si dovrebbe parlare di una gag comica irresistibile ai livelli dei Blues Brothers.Mancano solo le cavallette e poi questi sono meglio di John Belushi“. È il lapidario commento pronunciato a Otto e mezzo (La7) dal direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, sull’informativa dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sulla scarcerazione del generale libico Osama Almasri, prima alla Camera e poi al Senato.

Travaglio espone tutte le versioni contraddittorie rese da Giorgia Meloni e dai suoi ministri dal 21 gennaio a oggi: “Prima Nordio dice: ‘Ho ricevuto la richiesta di arresto della Corte penale internazionale e la sto valutando’. Ma perde due giorni e quindi nel frattempo Almasri viene rilasciato. Allora Tajanidice che sono stati errori dei giudici italiani. Fratelli d’Italiadice che il governo è estraneo al rilascio e che è colpa della Corte penale internazionale che avrebbe chiesto di arrestare Almasri solo quando era in Italia, anziché quando era in Germania. Poi Tajani cambia idea – continua il direttore del Fatto – e dice: ‘L’Aja non è la bocca della verità, abbiamo opinioni diverse, facciamo la nostra politica’. Quindi ha deciso il governo. Ma Piantedosi in Senato dice che. mentre Nordio leggeva le famose carte, lui aveva già capito tutto e aveva espulso Almasri perché aveva capito che era pericoloso.Però poi si è scordato di avvisare Fratelli d’Italia che ha continuato a dare la colpa ai giudici di Roma, i quali avrebbero dovuto tenere dovevano tenere dentro Almasri, e alla Corte dell’Aja, che avrebbe dovuto arrestarlo in Germania”.

E prosegue: “Poi Fratelli d’Italia incolpa la polizia giudiziariache non ha avvisato Nordio. Successivamente la Meloni, quando riceve il famoso avviso dal procuratore Lo Voi, dice che ha deciso il governo per la sicurezza della nazione. Ma Donzellidice di nuovo che non è stato il governo a decidere, bensì la Corte d’Appello e che Nordio non poteva fare altro perché la Corte non gli ha inviato le carte. Tuttavia, Piantedosi dice che le hanno mandate a lui perché aveva capito che Almasri era pericoloso”.
Travaglio conclude: “Alla fine Tajani dice che le carte le aveva avute pure Nordio, però erano 40 pagine ed erano pure in inglese. Stessa cosa che ha detto oggi il Guardiasigilli, aggiungendo che c’erano addirittura degli allegati in arabo. Però poi, tra l’inglese e l’arabo, lui era riuscito a capire che l’atto era pieno di errori, c’erano le date sbagliate, violava il diritto internazionale e l’atto di arresto era addirittura nullo. Il tutto su carte in arabo e in inglese che lui non riusciva a capire, mentrePiantedosi anche oggi lo ha smentito dicendo che lui invece, arabo o inglese, aveva capito subito che Almasri era pericoloso”.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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