Berlusconi e la sfida sulla Costituzione
Oltre la misura
di (apparso su Il Corriere della Sera di ieri, non firmato, attribuibile al direttore) da corriere.it
Dopo la giornata nera di uno dei più duri scontri istituzionali del dopoguerra repubblicano, avremmo auspicato il momento della ricucitura. Purtroppo il presidente del Consiglio ha scelto la strada opposta, e ha finito per parlare della nostra Costituzione come di un documento in parte ispirato da chi aveva l’Unione Sovietica come «modello». Un giudizio oltre ogni misura.
Le circostanze storiche che hanno dato vita alla Costituzione repubblicana sono note. E la nostra Carta costituzionale è ovviamente emendabile nelle sue parti che più sono esposte all’usura del tempo (come il Corriere ha sempre sostenuto). Ma non si può sottacere l’apprezzamento che le è riconosciuto in modo pressoché unanime. La speranza è che l’enormità imprudentemente formulata dal nostro premier non comprometta il tentativo di ricreare un clima meno tempestoso nei rapporti tra Palazzo Chigi e il Quirinale. Questi sono i giorni in cui ci si deve responsabilmente adoperare per sanare una grave frattura tra le istituzioni. Strapazzare la memoria della Costituzione otterrebbe il risultato contrario. (Beh, buona giornata).
08 febbraio 2009