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La morte di lavoro è implacabile: altre due vittime.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Kiro Novoselski, 56enne della Macedonia del Nord residente a Dogliani (Cuneo), dipendente di un’azienda edile del Monregalese, è morto giovedì 30 gennaio davanti a un allevamento di Vicoforte.

L’operaio era nella cabina di guida di un camion e stava scaricando i materiali trasportati, quando il cassone ribaltabile ha toccato i fili dell’alta tensione.

Novoselski ha tentato di scendere ma è stato folgorato ed è morto sul colpo.

Un calzolaio 60enne di Gatteo (Forlì Cesena), è morto giovedì 30 gennaio cadendo dalla bicicletta nella frazione di Fiumicino, mentre andava ad aprire la sua attività.

La salma dell’artigiano è stata trasportata al Bufalini di Cesena, in attesa delle decisioni della magistratura.

#kironovoselski#mortidilavoro

Gennaio 2025: 82 morti (sul lavoro 68; in itinere 14; media giorno 2,7)

16 Lombardia (sul lavoro 13, in itinere 3)

10 Veneto (7 – 3)

7 Piemonte, Campania (7 – 0); Toscana (6 – 1)

6 Puglia, Calabria (6 – 0)

4 Emilia Romagna (2 – 2)

3 Umbria, Abruzzo (3 – 0)

2 Trentino, Lazio, Sicilia (2 – 0); Liguria, Marche (1 – 1)

1 Basilicata (1 – 0); Molise, Sardegna (0 – 1)

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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