Il Capo dello Stato parla della Giornata della Memoria, cioè della deportazione e dello sterminio degli ebrei, permessi con le leggi razziali del ‘38 e attuati a partire dal ‘43 con l’attiva partecipazione dei collaborazionisti della Repubblica di Salò. Mentre lui parla, la “seconda carica dello Stato”, gioca col telefonino. Signor presidente della Repubblica, secondo Lei, chi sta mancando di rispetto, tra l’altro, alla senatrice Segre?