Se Israele avesse bombardato i treni piombati che deportavano gli ebrei nei campi di sterminio (compresi quelli del ghetto di Roma, a cui questa volgare trovata manca di rispetto) ne avrebbe ammazzati a migliaia.
Esattamente come ha fatto Netanyahu a Gaza.
Ormai alcune comunità ebraiche hanno perso il senso delle proporzioni tra la storia europea e la propaganda di regime, l’ultimo stadio del sionismo dell’ultra destra messianica, nazionalista e razzista.
“Il giorno della memoria” non è un ricorrenza di uno stato, né una celebrazione circoscritta nel perimetro dei fedeli di una religione.
Gli insegnamenti che la Shoah ha trasmesso a tutta l’umanità sono politicamente, storicamente, ideologicamente troppo importanti per lasciarli nelle mani di ultras che tifano il Likud e i suoi peggiori alleati al governo d’Israele.