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Il rallentamento delle morti sul lavoro segnalato alcuni giorni fa era un’illusione.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Il 24 gennaio il numero delle vittime del 2025 ha eguagliato quello dei morti al 24 gennaio 2024: sessantaquattro (64).

Questa settimana c’è stata un’accelerazione impressionante, con ben 24 morti in 5 giorni e un picco di 8 mercoledì 21 gennaio. L’argomento è però scomparso dai media. Vedremo se la denuncia della presidente della Cassazione, Margherita Cassano, sortirà qualche effetto.

Oggi registriamo 7 nuove vittime: 3 in Piemonte (2 a Torino), 2 in Veneto, 1 in Trentino e in Toscana.

Michele Sergio, 57enne di Venaria Reale, lavoratore edile, è morto precipitando dal quarto piano di un edificio in zona Barriera di Milano, a Torino.

Titolare di una ditta individuale, da alcune settimane stava ristrutturando un appartamento e per smaltire i calcinacci si serviva di un tiro agganciato alla ringhiera di un balcone. Venerdì 24 gennaio, forse per il peso eccessivo, l’impianto ha ceduto, trascinando la ringhiera e il lavoratore, che è morto sul colpo.

Eugen Daniel Vasiliu, 38enne romeno, è morto venerdì 24 gennaio a Torino durante il montaggio di una giostra per un luna park alla Pellerina.

Vasiliu è caduto, non si sa bene se per aver perso l’equilibrio o per un malore, ed è morto poco dopo il ricovero all’ospedale Maria Vittoria.

Giorgio Fanchini, 67enne pensionato di Varallo Pombia (Novara), è morto giovedì 23 gennaio travolto dall’albero che stava abbattendo in un terreno di proprietà, nel confinante comune di Borgo Ticino.

Venerdì 24 gennaio ad Ala (Trento), si sono svolti i funerali di Giulia Contarato, 42enne odontotecnica di uno studio di Rovereto.

Il 3 gennaio scorso è stata colpita da un aneurisma cerebrale mentre era al lavoro.

Trasportata in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento e subito operata, ha lottato per settimane in rianimazione, fino al decesso di martedì 21. La famiglia, marito e due figlie, ha disposto la donazione degli organi.

Mauro Stocco, 57enne commerciante di ortofrutta a Padova, è morto nel tardo pomeriggio di venerdì 24, vittima del ribaltamento del muletto che stava manovrando nel piazzale dell’azienda, in zona Ponte di Brenta.

A lanciare l’allarme il figlio, presente sul posto, ma i soccorsi sono stati inutili.

Niccolò Mattia Coppola, 25enne di Meolo (Venezia), capoarea in un’azienda dell’appalto della Fincantieri di Venezia, è morto alle 6,30 di giovedì 23 gennaio mentre andava al lavoro.

A Ca’ Noghera la sua auto si è scontrata con un camion e Mattia, come tutti lo chiamavano, è morto sul colpo. Lascia la moglie incinta.

Valentino Delfino, 43enne di Massa, manutentore autostradale, è morto venerdì 24 gennaio sulla A15, nei pressi di Aulla (Massa Carrara). Il lavoratore ha perso il controllo del furgone che guidava e si è schiantato contro il guardrail.

Vani i soccorsi. Lascia la moglie e 3 figli.

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Gennaio 2025: 64 morti (sul lavoro 55; in itinere 9; media giorno 2,7)

13 Lombardia (sul lavoro 12, in itinere 1)

8 Veneto (5 – 3)

7 Campania (7 – 0)

6 Piemonte (6 – 0)

5 Puglia (5 – 0)

4 Toscana, Calabria (4 – 0)

3 Abruzzo (3 – 0); Emilia Romagna (2 – 1)

2 Trentino, Lazio (2 – 0); Liguria, Marche (1 – 1)

1 Umbria, Basilicata (1 – 0); Sardegna (0 – 1)

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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