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Attualità

Davos, la fiera delle cazzate.

di Stephen Markley

– Le do un brutta notizia: siamo arrivati alla fine della crescita. Sollevare le persone dalla povertà e mantenere i livelli di consumo occidentali non è più possibile.

Ecco perché non volevo venire a questa fiera della cazzate. Glielo dico: il motivo per cui non si riesce a intervenire sul serio sulla situazione ambientale siete voi, perché l’unico motivo per intervenire sul serio sta nel non avere singoli individui ricchi che consumano le risorse di piccole nazioni, che a quanto mi sembra è la premessa di tutto questo consesso.

Guardi la lista dei partecipanti, quanti di loro provengono dalle aziende che succhiano idrocarburi dalla terra?

Senza offesa, ma sono i soci paganti di Davos e della Coalizione per un futuro sostenibile, ed è ridicolo, siete tutti ridicoli. […]

Gli organizzatori invitano ogni anno qui a Davos una pop star o un’adolescente a protestare contro di loro, ma per le persone qui il mercato è più reale della natura.

Inoltre, per proteggere le nostre infrastrutture e occuparsi della popolazione che invecchia in Cina come in Occidente occorrerà una drastica ridistribuzione delle risorse economiche.

Semplicemente non c’è altro modo e sì, avverrà a costo della crescita. (Stephen Markley, “Diluvio”, Einaudi.)

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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