di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Nell’orribile graduatoria delle morti di lavoro per regione, la Lombardia conta già più del doppio delle vittime rispetto alle “seconde”, 9 contro le 4 di Campania e Calabria. L’anno scorso al 17 gennaio erano 7. In altri termini, un morto ogni 48 ore. Il totale italiano del 2025 sale a 38, cioè 6 in meno rispetto al 2024.
Edoardo Catalano, barman 26enne di Casalmaiocco (Lodi), è morto all’alba di venerdì 17 gennaio tornando a casa dal locale milanese in cui lavorava. Erano le 4,45 quando ha perso il controllo della sua auto sulla provinciale Bettola – Sordio, nel territorio di Mediglia (Milano), e si è schiantato contro un palo della luce, rimanendo ucciso sul colpo.
Maurizio Ducoli, 69enne di Breno (Brescia), è morto giovedì 16 gennaio per il ribaltamento del trattore con il quale era andato a fare legna in un bosco di sua proprietà. L’allarme è stato dato dai familiari che non lo vedevano rientrare. Mobilitato anche il Soccorso alpino, fino al ritrovamento del corpo accanto al trattore capovolto.
Nella notte tra il 16 e il 17 gennaio si è spento nel centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli, a Napoli, l’agricoltore 63enne Lello Di Giovambattista, residente con la famiglia a Massa d’Albe (L’Aquila). Lunedì 6 gennaio era rimasto gravemente ustionato nel tentativo di arginare le fiamme che stavano distruggendo un deposito di mille balle di paglia. Era stato trasportato prima all’ospedale di Avezzano, poi a L’Aquila e infine, viste le condizioni disperate, al Cardarelli.
Francesco Nicola Primavera, tecnico 32enne nell’ospedale di Lanciano (Chieti), è morto giovedì 16 gennaio per un malore sul posto di lavoro. Dopo le prime cure a Lanciano, era stato trasportato all’ospedale di Chieti, dove è morto senza riprendere conoscenza.
Un malore sul posto di lavoro è anche la causa della morte di Ennio Cifone, 47 anni, dipendente della Lombardi Distribuzione di Maddaloni (Caserta). Si è sentito male venerdì 17 gennaio nel deposito della ditta, che commercia prodotti alimentari campani, ed è morto nel giro di poco.
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Gennaio 2025: 38 morti (sul lavoro 32; in itinere 6; media giorno 2,2)
9 Lombardia (sul lavoro 8, in itinere 1)
4 Campania, Calabria (4 – 0)
3 Piemonte, Toscana, Abruzzo, Puglia (3 – 0)
2 Veneto (2 – 0); Emilia Romagna (1 – 1)
1 Lazio, Basilicata (1 – 0); Liguria, Marche, Sardegna (0 – 1)