di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Delle 5 morti sul lavoro di martedì 14 gennaio, 3 si sono verificate nella regione e una quarta, avvenuta in Puglia, è riconducibile a un’azienda di Paderno Dugnano (Milano), la Effetre Fenice Energia.
Petre Zaim, 58enne romeno residente a Bassano del Grappa (Vicenza), era un dipendente Effetre e faceva capo alla sede di Pederobba (Treviso), competente per il Centro e il Sud Italia.
Martedì 14 gennaio era il suo primo giorno di lavoro nel cantiere per la nuova centrale termica del Policlinico di Bari, la cui costruzione è stata appaltata da Edison Energia proprio a Effetre. È stato colpito da un carico di materiali metallici sganciatosi dal braccio di una gru che aveva colpito un muro, per un errore del manovratore o per una raffica di vento improvvisa.
Zaim ha riportato danni gravissimi ed è morto nell’adiacente pronto soccorso. Il riconoscimento della salma è stato fatto dal figlio, che aveva accompagnato il padre nella trasferta pugliese.
Veniva dall’estero anche Cheik Ndiaie, 32enne senegalese residente a Cassago Brianza (Lecco), dipendente della FCF Solutions della vicina Bulciago. Martedì 14 gennaio era in trasferta alla dismessa Radaelli 1967 di Giussano (Monza e Brianza), per il recupero di materiali.
Era sul tetto di un capannone quando un pannello di ondulato plastico ha ceduto e Ndiaie è precipitato da un’altezza di 6 metri, morendo sul colpo.
Sergio Valenti, 56enne autotrasportatore di Entratico (Bergamo), è morto nelle prime ore di martedì 14 gennaio alla Fratelli Sala recupero ecologico di Zandobbio (Bergamo), dove era appena arrivato. Un malore ne ha causato la morte nel giro di pochi minuti.
Giovanni Magon, 61 anni, camionista di Gattinara (Vercelli), è morto martedì 14 gennaio sulla statale 36 a Mandello del Lario (Lecco), uscendo di strada con il tir carico di rifiuti. Il mezzo ha schiantato il guardrail e si è rovesciato fuori strada.
L’autista è rimasto intrappolato nella cabina e ne è stato estratto privo di vita.
Nino Petrillo, 67enne messo comunale di Barano d’Ischia (Napoli), è morto martedì 14 gennaio schiantandosi contro un muretto con l’auto di servizio.
La vettura ha preso fuoco ma non è bruciata completamente. Aperta un’indagine per capire le cause dell’incidente, che non ha visto coinvolti altri veicoli.
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Gennaio 2025: 30 morti (sul lavoro 25; in itinere 5; media giorno 2,1)
7 Lombardia (sul lavoro 7, in itinere 0)
4 Calabria (4 – 0)
3 Piemonte, Campania, Puglia (3 – 0)
2 Veneto (2 – 0); Emilia Romagna, Toscana (1 – 1)
1 Abruzzo (1 – 0); Liguria, Marche, Sardegna (0 – 1)