di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Il 2024 si era concluso con la morte, il 31 dicembre, di Pompeo Mezzacapo, lavoratore 38enne rimasto ucciso nel ribaltamento di un muletto alla Frigocaserta di Gricignano di Aversa (Caserta).
Dopo dieci giorni c’è stata un’altra vittima nello stesso polo logistico del freddo, un ragazzo di appena 19 anni, dipendente di una ditta esterna, ucciso da una fuga di ammoniaca.
Si chiamava Patrizio Spasiano e veniva da Secondigliano (Napoli). Venerdì 10 gennaio con tre colleghi stava facendo manutenzione quando si è verificata la fuga del gas tossico.
Gli altri lavoratori sono riusciti a mettersi in salvo, Patrizio è crollato senza vita su un ponteggio e il suo corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco, intervenuti in forze e con tutti gli specialisti e le protezioni del caso.
La fuga di gas è stata di proporzioni tali da far scattare l’emergenza in tutta la zona, con i sindaci che invitavano gli abitanti a chiudersi in casa e a non uscire fino a sabato mattina.
Quarta vittima dell’anno in Calabria, regione che a sorpresa comanda la poco onorevole classifica delle morti di lavoro. Si tratta di poco meno di un sesto dei morti registrati in tutto il 2024 (26).
La vittima è il 63enne Antonio Occhiuzzo, moglie e due figlie, rientrato da poco tempo dalla Svizzera a Roggiano Gravina (Cosenza).
Giovedì 9 gennaio si è ribaltato con il trattore su un pendio ripido, è riuscito a dare l’allarme ed è stato ricoverato all’ospedale di Cosenza, dove è deceduto venerdì 10 gennaio.
Vittima di un trattore anche il 54enne Claudio Garassino, moglie e figlia, a Calizzano (Savona) conosciuto con il soprannome di Gaiàn.
Titolare di un agriturismo particolarmente vocato nell’ippicoltura, venerdì 10 gennaio è stato travolto da un trattore rimessosi in marcia mentre movimentava balle di fieno, riportando un grave trauma toracico che ne ha causato la morte.
Un 52enne di cui non conosciamo ancora il nome è morto venerdì 10 gennaio in un cantiere stradale sulla A14, tra i caselli di Cesena e Valle del Rubicone.
Con tre colleghi aveva allestito il cantiere con tutte le segnalazioni necessarie, ma questo non è bastato a impedire che un tir entrasse a tutta velocità nell’area e tamponasse un mezzo speciale, che è finito addosso alla vittima. Dipendente della Igsa di Ravenna, appaltatore Anas, l’operaio è morto sul colpo. Ferito l’autista del tir.
Rocco D’Ascanio, carrozziere 68enne di Avezzano (L’Aquila), è morto giovedì 9 gennaio nell’ospedale San Salvatore, nel capoluogo abruzzese.
Mercoledì 8 D’Ascanio era caduto da una scala nella sua officina e aveva battuto con violenza la nuca. Sulle prime era rimasto cosciente ed era stato portato nell’ospedale di Avezzano, poi l’aggravamento delle sue condizioni ne avevano consigliato lo spostamento a L’Aquila, dove è spirato.
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Gennaio 2025: 20 morti (sul lavoro 16; in itinere 4; media giorno 2)
4 Calabria (sul lavoro 4; in itinere 0)
2 Piemonte, Lombardia, Veneto, Campania, Puglia (2 – 0), Emilia Romagna (1 – 1)
1 Liguria, Toscana, Marche (0 – 1), Abruzzo (1 – 0)