di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Marco Giannini, 38 anni, farmacista dell’ospedale di Livorno, residente a Forcoli (Pisa), ha perso la vita poco dopo le 7 di mercoledì 8 gennaio mentre in macchina andava al lavoro.
Sullo svincolo di Livorno centro della FiPiLi, da un camion che procedeva in senso contrario una pesante lastra di metallo è caduta sui jersey dalla mezzeria, spostandoli.
La lastra e le barriere di cemento sono diventati per l’auto di Giannini in una sorta di rampa di lancio. La macchina è stata catapultata oltre il guardrail ed è precipitata per una decina di metri finendo nel canale Scolmatore dell’Arno. Il professionista è morto sul colpo.
Carmelo Longhitano, 51enne di Roccafranca (Brescia), moglie e due figli, è morto mercoledì 8 gennaio a Trescore Cremasco (Cremona).
Titolare di un’azienda edile, Longhitano si trovava sul tetto di un’officina per alcune riparazioni quando all’improvviso una lastra ha ceduto e il lavoratore è caduto da un’altezza di 5 metri, riportando lesioni fatali.
Gino Creuso, 62enne agricoltore di Giugliano in Campania, è morto mercoledì 8 gennaio nella fattoria didattica di famiglia, la Farm 9.1.
Nelle prime ore del mattino, quando era da solo, è stato incornato al torace da un vitello di 6 quintali.
Creuso è stato trovato agonizzante dai familiari, che hanno lanciato l’allarme, ma 40 minuti di manovre di rianimazione dei soccorritori non hanno avuto effetto e l’agricoltore è deceduto per le gravi lesioni.
Un 48enne lavoratore amministrativo del carcere di Paola (Cosenza), mercoledì 8 gennaio è stato trovato impiccato nella palestra della casa circondariale.
Si tratta del secondo suicidio in 24 ore nella struttura: martedì 7 gennaio a togliersi la vita era stato un detenuto in isolamento.
I sindacati sono tornati a chiedere misure di prevenzione rispetto a un fenomeno sempre più preoccupante, che colpisce tanto i detenuti quanto i lavoratori esposti al burnout.
Domenica 5 gennaio si è spento nell’ospedale di Padova il 56enne Luigi Bovolenta, agronomo di Vigonza (Padova).
Valutatore per Control Union, ente certificatore internazionale degli standard ambientali, da vent’anni operativo in Africa come auditor per la gestione forestale, il 19 dicembre era tornato dal Gabon per trascorrere le festività con la moglie e i due figli.
Dopo Natale quelli che sembravano sintomi influenzali sono diventati un malanno preoccupante. Le analisi cliniche il 31 dicembre hanno stabilito che Bovolenta era affetto da una grave forma di malaria, contratta in Africa.
Ricoverato nel reparto di malattie infettive, l’uomo si è aggravato e neanche il trasferimento in rianimazione è riuscito a salvargli la vita.
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Gennaio 2025: 14 morti (sul lavoro 11; in itinere 3; media giorno 1,7)
2 Piemonte, Lombardia, Veneto, Puglia, Calabria (sul lavoro 2; in itinere 0), Toscana (1 – 1)
1 Campania (1 – 0); Marche (0 – 1)