Tre vittime del lavoro martedì 7 gennaio portano il totale dell’anno a 9, quasi un dimezzamento rispetto ai 17 morti nello stesso periodo del 2024.
Dal computo è stato espunto il nome di Mamadi Tunkara, vittima il 3 gennaio di un omicidio non legato al lavoro di addetto ai controlli in un Carrefour di Bergamo, come invece era sembrato in un primo momento.
Roberto Zanoletti, 56 anni compiuti il 6 gennaio, titolare della Zanoletti Selciatori di Clusone (Bergamo) è la prima vittima lombarda del 2025.
Martedì 7 gennaio, con l’aiuto di uno dei due figli, stava usando un’idropulitrice sui muri della sede aziendale. Per arrivare a pulire i punti più in alto, a oltre 6 metri dal suolo, avrebbe a quanto sembra ideato una soluzione precaria: è entrato in un cassone di legno che poi è stato innalzato sulle benne di un carrello elevatore manovrato dal figlio.
Per motivi da stabilire, Zanoletti è poi caduto da un’altezza di circa 3 metri, riportando lesioni che ne hanno causato la morte.
Anche Kaja Artan, 52 anni, albanese, era titolare di una ditta, la Tony Service, attiva nella movimentazione merci alla Smurfit Kappa di Lunata, a Capannori (Lucca).
Martedì 7 gennaio sua moglie, che alla Smurfit Kappa si occupava delle pulizie, si è allarmata non vedendolo rientrare ed è andata a cercarlo. Lo ha trovato esanime tra i bancali, con una ferita alla testa, morto.
Il muletto che Artan usava era regolarmente parcheggiato, per cui appare improbabile l’ipotesi di una caduta dal mezzo, mentre viene accreditata quella di un malore.
Valeria Piovano, 55enne autista della Gtt di Torino, martedì 7 gennaio è stata vittima di un malore al termine di una corsa della linea 12, in corso Vittorio.
Arrivata al capolinea la lavoratrice si è accasciata sul volante, un collega e i passanti hanno chiamato i soccorsi ma Piovano è morta poco dopo l’arrivo alle Molinette.
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Gennaio 2025: 9 morti (sul lavoro 7; in itinere 2; media giorno 1,3)
2 Piemonte, Puglia (sul lavoro 2; in itinere 0)
1 Lombardia, Veneto, Toscana, Calabria (1 – 0); Marche (0 – 1)