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Mentre in Italia si blocca il Parlamento sul caso Englaro, nelle stesse ore in Europa si discute che fare per la crisi che ha tagliato 130 mila posti di lavoro e prodotto un crollo della produzione di 150 miliardi di euro.

(Fonte: corriere.it)

In Europa dall’inizio dell’ultimo trimestre del 2008 a tutto il mese di gennaio 2009 si sono persi 130.000 posti di lavoro nel settore industriale – soprattutto l’auto e il suo indotto – e in quello delle costruzioni. Due settori che nel corso dell’ultimo anno hanno fatto registrare un crollo della produzione pari a 150 miliardi di euro.

Sono le cifre contenute in un documento riservato della Commissione europea, anticipato dall’Ansa, che molto probabilmente sarà all’esame dei ministri finanziari europei che lunedì e martedì si ritroveranno a Bruxelles per le riunioni dell’Eurogruppo e dell’Ecofin, chiamati a valutare quanto fatto per contrastare la crisi e quando fare in futuro. 

 La situazione nel settore dell’auto e in quello dell’indotto è «drammatica», anche per la persistente stretta creditizia che «colpisce particolarmente» non solo le case automobilistiche, ma anche il settore delle costruzioni. Nel documento si sottolinea come «la contrazione della produzione nel settore dell’industria automobilistica ha un immediato effetto negativo anche sull’occupazione nelle aziende dei fornitori».  Beh, buona giornata.

 

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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