di USB Porto di Genova
Il porto di Genova PRA, area PSA alle 3 di stamattina è stato il teatro dell’ennesimo morto sul lavoro, un operaio di 52 anni è stato investito da una ralla mentre era impegnato a controllare i sigilli di un container, il suo collega alla guida del mezzo è rimasto ferito e ora si trova in ospedale.
Oltre alla scarna dinamica dei fatti di cui si è al momento a conoscenza, rimane certo il drammatico contesto di sfruttamento che, ogni giorno, vede crescere il conteggio dei lavoratori e delle lavoratrici uccisi nei posti di lavoro o che subiscono lesioni.
La salute e la sicurezza dei lavoratori portuali e marittimi nel corso degli anni è andata costantemente peggiorando, la deregolamentazione delle banchine, l’attacco alle compagnie portuali, l’autoproduzione (privatizzazione) hanno messo le vite e l’integrità fisica dei lavoratori nelle mani delle grandi multinazionali che mettono i profitti davanti a tutto.
Ritmi di lavoro sopra le capacità fisiche, incremento dei turni notturni e festivi, introduzione di lavoro flessibile, oggi oltre il 15% dei portuali è a chiamata, sono la base su cui si fonda un affare da centinaia di miliardi, dove le aziende si fanno sempre meno scrupoli.
L’USB portuali si stringe alla famiglia, agli affetti e ai compagni di lavoro del nostro collega, chiama uno sciopero di 24 in tutto il porto di Genova .