di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Novembre si è concluso con il bilancio (provvisorio) di 102 vittime del lavoro e una media quotidiana di 3,4 morti, inferiore soltanto ai mesi di aprile e giugno, quando era stata di 3,5.
Mercoledì 27 novembre sembrava che la morte dell’83enne Tittino Bitetti, a Castellana Marina (Taranto), fosse dovuta a un malore.
Sabato 30 novembre il pm di Taranto, Francesca Colaci, ha iscritto nel registro degli indagati due persone per omicidio colposo e la vicenda viene ora inquadrata sotto una luce diversa. I due sotto inchiesta sono uno dei figli della vittima, subappaltatore nel cantiere comunale per il rifacimento di una piazza, e il titolare dell’appalto.
Secondo le testimonianze Bitetti era al lavoro per piccoli interventi di riparazione, quando ha preso una scossa che sulle prime non sembrava aver causato danni gravi.
L’anziano è salito in macchina ma subito dopo si è accasciato; i soccorsi, intervenuti rapidamente, non hanno potuto nulla. Bitetti, che viveva a Ginosa (Taranto) con la moglie e i quattro figli, è il terzo ultrasettantenne morto a novembre in Puglia nel settore edile.
Aveva toccato gli 80 anni e operava nell’edilizia anche Fernando Casciaroli, morto giovedì 28 novembre nell’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno.
Vi era stato ricoverato il 29 settembre dopo un incidente con il furgone di lavoro in una galleria della Ascoli-Mare in cui era morto un giovane motociclista. Casciaroli viveva a Roccafluvione con la famiglia.
Lavorava ancora a 70 anni come artigiano edile l’ecuadoriano Carlos Heriberto Flores Ponce, che giovedì 28 novembre è morto cadendo dal terzo piano di una casa di Sestri Ponente (Genova) dove stata lavorando al montaggio di alcune finestre. L’uomo è morto sul colpo.
Aveva invece appena 30 anni Ilaria Santomassimo, ingegnere a Todi (Perugia), morta nella serata di venerdì 29 novembre in un incidente stradale tornando a casa a Trevi, dove si era trasferita da poco tempo da Piedimonte Matese (Caserta).
La Citroen della professionista si è scontrata frontalmente con un’Alfa Romeo che ha invaso la sua corsia sulla Flaminia Vecchia, nella frazione di Pigge. Morto anche il 36enne alla guida dell’altra vettura.
Sabato 30 novembre Fabio Trentinaglia, 48 anni, è morto a Novaledo (Trento), mentre revisionava un camion nel capannone della ditta di autotrasporto della famiglia.
L’uomo stava controllando il motore dopo aver sollevato la cabina di guida, quando questa si è abbattuta su di lui, per il cedimento di un supporto o per un errore di bloccaggio. Quando è stato trovato da un suo dipendente era ormai troppo tardi.
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Novembre 2024: 102 morti (sul lavoro 77; in itinere 25; media giorno 3,4)
Anno 2024: 1065 morti (sul lavoro 803; in itinere 262; media giorno 3,1)
152 Lombardia (105 sul lavoro – 47 in itinere)
108 Campania (91 – 17)
97 Veneto (68 – 29)
87 Sicilia (62 – 25)
83 Emilia Romagna (62 – 21)
80 Lazio (52 – 28)
69 Puglia (45 – 24)
67 Toscana (54 – 13)
63 Piemonte (49 – 14)
34 Sardegna (29 – 5)
32 Marche (22 – 10 )
27 Abruzzo (22 – 5),
25 Calabria (20 – 5)
21 Liguria (18- 3), Trentino (17 – 4)
20 Estero (17 – 3)
18 Friuli V.G. (15 – 3), Umbria (14 – 4)
13 Alto Adige (12 – 1), Basilicata (13 – 0)
7 Valle d’Aosta (7 – 0)
4 Molise (4 – 0).
Ottobre 2024: 100 morti (sul lavoro 74; in itinere 26; media giorno 3,2)
Settembre 2024: 93 morti (sul lavoro 67; in itinere 26; media giorno 3,1)
Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)
Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)
Giugno 2024: 105 morti (sul lavoro 72; in itinere 33; media giorno 3,5)
Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)
Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)
Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)
Febbraio 2024: 96 morti (sul lavoro 76; in itinere 20; media giorno 3,3)
Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6)