di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro
Sei lavoratori hanno perso la vita in Italia lunedì 28 ottobre; a loro se ne aggiunge uno deceduto nella serata di domenica 27.
Tre sono state le vittime in itinere (tutte in Puglia), quattro quelle nei luoghi di lavoro.
I più giovani sono due venditori ambulanti morti per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto alle 6,30 di lunedì 28 mentre andavano al lavoro lungo la statale 16, nel Foggiano.
Si tratta del 31enne Vito Ippedico, di Torremaggiore, moglie e una figlia; e di un 33enne della Sierra Leone di cui è noto solo il nome, Dennis.
Il furgone guidato da un terzo lavoratore ha sbandato ed è finito contro il guardrail all’altezza del bivio per Ripalta, nel territorio di Lesina, lo stesso punto in cui nell’estate del 2018 morirono 12 braccianti africani.
Domenica 27 ottobre a Surbo (Lecce), era morto il 42enne Salvatore Daniele, moglie e due figli.
Finito il turno al cimitero comunale, è salito sulla sua automobile per tornare a casa, ma appena fuori dal cimitero si è schiantato contro una vettura in sosta, morendo sul colpo.
Nicasio Moncada, 44enne di Sciara (Palermo), moglie e un figlio, è morto lunedì 28 a Termini Imerese mentre con un mini-escavatore ripuliva un terreno sul quale sorgeva un vecchio traliccio da demolire.
Proprio quest’ultimo si è abbattuto all’improvviso sull’escavatore, non lasciando scampo al lavoratore.
Un lavoro, come sottolineano i sindacati siciliani, che non poteva essere fatto da una persona sola e, soprattutto, richiedeva la messa in sicurezza preventiva del traliccio.
Franco Di Francesco, corriere 65enne di Tortora (Cosenza), è morto sul suo furgone a San Giovanni in Fiore, quasi certamente per un infarto.
Il mezzo ha rallentato improvvisamente, fino a tamponare a bassa velocità un’auto di passaggio. La gente accorsa ha trovato il lavoratore privo di conoscenza e nulla hanno potuto i medici intervenuti rapidamente.
Natale Maccari, 54enne di San Benedetto Po (Mantova), dipendente della Iscot (pulizie industriali), è morto nel piazzale della Iveco di Suzzara, vittima di un malore fulminante.
Ha avuto appena il tempo di dire ai suoi compagni “Mi sento stanco”, poi si è accasciato ed è spirato.
Non conosciamo ancora il nome né le circostanze in cui un 44enne di Bellizzi (Salerno), è morto lunedì 28 ottobre in un’azienda agricola di Pontecagnano.
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Ottobre 2024: 88 morti (sul lavoro 64; in itinere 24; media giorno 3,1)
Anno 2024: 952 morti (sul lavoro 717; in itinere 235; media giorno 3,1)
141 Lombardia (99 sul lavoro – 42 in itinere)
92 Campania (77 – 15)
86 Veneto (59 – 27)
77 Sicilia (54 – 23)
72 Lazio (47 – 25)
71 Emilia Romagna (55 -16)
60 Piemonte (46 – 14), Puglia (39 – 21)
59 Toscana (48 – 11)
32 Sardegna (27 – 5)
27 Marche (18 – 9)
25 Abruzzo (20 – 5)
23 Calabria (18 – 5)
20 Trentino (16 – 4)
19 Estero (16 – 3)
17 Liguria (15 – 2), Friuli V.G. (14 – 3)
16 Umbria (13 – 3)
12 Alto Adige (11 – 1)
9 Basilicata (9 – 0)
7 Valle d’Aosta (7 – 0)
4 Molise (4 – 0).
Settembre 2024: 93 morti (sul lavoro 67; in itinere 26; media giorno 3,1)
Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)
Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)
Giugno 2024: 105 morti (sul lavoro 72; in itinere 33; media giorno 3,5)
Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)
Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)
Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)
Febbraio 2024: 96 morti (sul lavoro 76; in itinere 20; media giorno 3,3)
Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).