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“Non vi sono più parole adeguate per esprimere l’allarme e l’angoscia per gli incidenti che colpiscono chi sta lavorando, per l’insufficienza della sicurezza per chi lavora”.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Lo ha detto Sergio Mattarella giovedì 24 ottobre a Bologna, dove il giorno prima un’esplosione alla Toyota Material Handling ha ucciso due lavoratori e ne ha feriti undici.

Come a dire “basta chiacchiere, è tempo di agire”.

Esattamente il contrario di quello che ha fatto la ministra del (contro il) lavoro, Maria Elvira Calderone, che sull’esplosione di Borgo Panigale ha partorito il solito comunicatino di finto dolore.

Tutto questo mentre si aggiungono altre tre vittime alla conta dei morti di lavoro, con il totale del 2024 che sale a quota 939.

Due lavoratori morti, undici feriti, uno dei quali in condizioni molto gravi: è il bilancio dell’esplosione avvenuta dopo le 17 di mercoledì 23 ottobre alla Toyota Material Handling (ex Cesab) di Borgo Panigale, a Bologna, azienda che impiega 850 lavoratori.

Le vittime sono due operai bolognesi: Fabio Tosi, 34 anni, e Lorenzo Cubello, 37, che tra due mesi sarebbe diventato padre per la seconda volta. Uno ha perso la vita nel crollo, l’altro poco dopo il ricovero in codice 3 all’ospedale Maggiore. Degli undici feriti, uno è ricoverato in codice 3, sei in codice 2 e quattro in codice 1.

L’esplosione ha provocato il crollo parziale di un capannone nell’area logistica. I 300 operai di turno in quel momento sono stati fatti evacuare dai vigili del fuoco. Per giovedì 24 ottobre era in programma uno sciopero di due ore sul tema della sicurezza in azienda. È slittato a venerdì 25 ottobre, trasformato in sciopero di 8 ore di tutte le aziende metalmeccaniche della provincia di Bologna.

AGGIORNAMENTO (24/10) – La procura di Bologna ha avviato un’indagine per omicidio e lesioni colpose, affidata alla procuratrice aggiunta Morena Plazzi e alla pm Francesca Rago. È quasi certo che l’esplosione sia stata esterna al capannone semidistrutto: ci si concentra sull’impianto di climatizzazione e in particolare su un grosso scambiatore che è stato riacceso proprio mercoledì 23.

L’azienda ha comunicato ai rappresentanti dei lavoratori la chiusura dello stabilimento, la sospensione delle attività e l’attivazione della cassa integrazione.

In Puglia l’operaio 47enne Maurizio Misciali, padre di 4 figli, è morto intorno alle 8,30 di mercoledì 23 ottobre durante l’allestimento di un cantiere a Galatina (Lecce).

L’uomo è stato travolto in retromarcia da un camion carico dei ponteggi destinati al cantiere.

Intorno alle 4 di mercoledì 23 ottobre i sommozzatori dei vigili del fuoco di Firenze hanno recuperato nel lago di Bolsena, a 25 metri di profondità, il corpo del 45enne Vincenzo Aiello, sergente maggiore aiutante del 185° reggimento acquisitori della brigata Folgore.

Calabrese, single, da venti anni di stanza a Livorno, Aiello martedì 22 ottobre era a Capodimonte (Viterbo) per un’esercitazione congiunta della Folgore con il 3° reggimento elicotteri Aldebaran. Lanciatosi da bassa quota nel lago insieme ai commilitoni, era scomparso tra i flutti. Nella notte il ritrovamento del corpo.

Due operai di un’azienda specializzata nella realizzazione di cassoni metallici sono morti intorno alle 6 di giovedì 24 ottobre al km 457 dell’A1, in direzione sud, tra i caselli di Orvieto e Attigliano (Terni).

Il furgone con il quale stavano rientrando dalla Toscana in Basilicata si era fermato in corsia di emergenza perché a secco. Due dei tre occupanti sono scesi per rifornirlo con il carburante in dotazione ma sono stati travolti da un tir, morendo all’istante.

Le vittime sono il 52enne Donato Colangelo, residente a Ruoti (Potenza) con la moglie e i due figli, e il 35enne bengalese Ahmed Joni, residente ad Avigliano (Potenza). Illeso il terzo lavoratore.

Una badante romena di 63 anni, Maria Smical Firiza, è morta intorno alle 6,45 di mercoledì 23 ottobre investita da un’auto pirata a Formia (Latina), mentre aspettava l’autobus per andare al lavoro.

Nell’incidente era rimasta coinvolta una seconda vettura ma inizialmente nessuno si era accorto della vittima; poi il rinvenimento a bordo strada di una borsa da donna ha insospettito i soccorritori, che hanno trovato il corpo nei campi. Il pirata è stato poi individuato e denunciato: si tratta di un militare americano di 42 anni, di stanza a Gaeta.

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Ottobre 2024: 75 morti (sul lavoro 57; in itinere 18; media giorno 3,1)

Anno 2024: 939 morti (sul lavoro 710; in itinere 229; media giorno 3,1)

140 Lombardia (98 sul lavoro – 42 in itinere)

90 Campania (75 – 15)

85 Veneto (59 – 26)

75 Sicilia (53 – 22)

71 Emilia Romagna (55 -16), Lazio (47 – 24)

60 Piemonte (46 – 14)

59 Toscana (48 – 11)

56 Puglia (38 – 18)

31 Sardegna (26 – 5)

27 Marche (18 – 9)

25 Abruzzo (20 – 5)

22 Calabria (17 – 5)

20 Trentino (16 – 4)

19 Estero (16 – 3)

17 Liguria (15 – 2), Friuli V.G. (14 – 3)

16 Umbria (13 – 3)

12 Alto Adige (11 – 1)

9 Basilicata (9 – 0)

7 Valle d’Aosta (7 – 0)

4 Molise (4 – 0).

Settembre 2024: 93 morti (sul lavoro 67; in itinere 26; media giorno 3,1)

Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)

Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)

Giugno 2024: 105 morti (sul lavoro 72; in itinere 33; media giorno 3,5)

Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 96 morti (sul lavoro 76; in itinere 20; media giorno 3,3)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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