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“Mentre Giorgia Meloni e la sua ministra Calderone gonfiavano il petto commentando i dati Inail, per ribadire che la sicurezza dei lavoratori è una priorità di questo governo, in Italia lunedì 14 ottobre è stata sfondata la barriera dei 900 morti nell’anno”.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Poco più di 500 metri separano via di Campo Marzio, dove l’Inail ha presentato lunedì 14 ottobre la relazione 2023, da via delle Vergini, dove è morto un ascensorista nigeriano di 48 anni, Peter Isiwele, per il crollo di una cabina ascensore.

Ma sono due mondi che più lontani non si può: da un lato l’annuncio in pompa magna di una diminuzione epocale di infortuni e morti di lavoro in funzione filogovernativa (nonché del solito, cospicuo avanzo di cassa), dall’altro la dura realtà di un cantiere in cui il sospetto del subappalto e la mancanza di controlli hanno fatto aprire un’indagine giudiziaria affidata alla polizia e all’ispettorato del lavoro.

Il fascicolo è stato aperto dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo e dal pm Pierluigi Cipolla, che ipotizzano i reati di omicidio colposo e lesioni in violazione delle norme antinfortunistiche.

Sì, perché nel crollo dell’ascensore di via delle Vergini sono rimasti gravemente feriti altri due lavoratori, uno dei quali ricoverato al Bambino Gesù avendo appena 17 anni.

Secondo il padre, presente anche lui nel cantiere, il ragazzo è un ascensorista con un anno di esperienza e regolare patentino, cosa quest’ultima impossibile per motivi di età.

Così come sarebbero stati semplici muratori gli altri due lavoratori coinvolti.

L’edificio appartiene a un fondo facente capo a Kryalos Sgr, società immobiliare – pardòn, di Real Estate – con sede a Milano, che si è affrettata a mettere le mani avanti: “L’immobile di Via delle Vergini è detenuto da un fondo di Kryalos Sgr per il quale la società svolge attività di gestione amministrativa e non svolge ruolo operativo.

Sull’immobile sono stati avviati lavori di bonifica per i quali è stato affidato mandato integrale all’Impresa Intereco Servizi Srl, fornitore altamente qualificato.

Inoltre, conformemente alla legislazione vigente e nel pieno rispetto delle regole, è stato nominato un responsabile dei lavori di comprovata esperienza (ing. Giorgio Lupoi) al fine di garantire la piena applicazione delle norme a tutela dell’igiene e della sicurezza sul lavoro”.

Mentre Giorgia Meloni e la sua ministra Calderone gonfiavano il petto commentando i dati Inail, per ribadire che la sicurezza dei lavoratori è una priorità di questo governo, in Italia lunedì 14 ottobre è stata sfondata la barriera dei 900 morti nell’anno.

Per l’esattezza 903, grazie alle 4 vittime odierne, tre delle quali extracomunitarie.

Kamal Mziuoira, 30enne marocchino residente a Borghetto Santo Spirito (Savona), è morto sulla A10 tra Varazze e Arenzano mentre a bordo di un furgone andava ad aprire un cantiere stradale.

Il mezzo al km 22 ha sbandato ed è finito contro un muro in cemento. Mziuoira e un collega sono stati sbalzati sull’asfalto, riportando ferite gravi, fatali per il 30enne.

Oleh Anitsa, camionista ucraino di 47 anni è morto al km 43 della A13, nei pressi di Ferrara, dove il furgone che guidava è andato a schiantarsi contro il camion che lo precedeva, in rallentamento per via di una coda.

Giampietro Barboni, agricoltore in pensione di 81 anni, è morto a Baldissero Torinese (Torino), nel ribaltamento del trattore con il quale stava lavorando in un terreno di sua proprietà.

#peterisiwele#kamalmziuoira#olehanitsa#giampietrobarboni#mortidilavoro#sicurezzasullavoro#inail

Ottobre 2024: 40 morti (sul lavoro 30; in itinere 10; media giorno 2,8)

Anno 2024: 903 morti (sul lavoro 682; in itinere 221; media giorno 3,1)

136 Lombardia (95 sul lavoro – 41 in itinere)

89 Campania (74 – 15)

81 Veneto (56 – 25)

72 Sicilia (50 – 22)

68 Emilia Romagna (52 -16)

66 Lazio (43 – 23)

58 Toscana (47 – 11)

56 Piemonte (42 – 14)

54 Puglia (36 – 18)

31 Sardegna (26 – 5)

26 Marche (18 – 8 )

25 Abruzzo (20 – 5)

22 Calabria (17 – 5)

19 Trentino (15 – 4)

17 Liguria (15 – 2), Estero (14 – 3)

15 Friuli V.G. (13 – 2)

13 Umbria (13 – 0)

12 Alto Adige (11 – 1)

9 Basilicata (9 – 0)

7 Valle d’Aosta (7 – 0)

4 Molise (4 – 0).

Settembre 2024: 92 morti (sul lavoro 66; in itinere 26; media giorno 3)

Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)

Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)

Giugno 2024: 105 morti (sul lavoro 72; in itinere 33; media giorno 3,5)

Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 95 morti (sul lavoro 75; in itinere 20; media giorno 3,2)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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