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Le morti di lavoro sono sempre tragiche, ma a volte possono essere orribili.

Il 15% delle morti sul lavoro avvengono in Lombardia. Nel 2024 siamo già a quota 124 vittime, cioè una ogni 48 ore.

La locomotiva d’Italia ha un grosso problema ma nessuno se ne cura: il mantra della produttività, applicato in un quadro di demolizione dei diritti e delle tutele, è un mostro sanguinario.

La 124^ vittima è un operaio marocchino di 34 anni, Habid Obid, morto lunedì 16 settembre alla Techno Plast di Gornate Olona (Varese), che produce stampi per le aziende del settore plastico.

Come vuole la prassi contemporanea, Habid non era un dipendente diretto, ma lavorava – chissà con quale contratto – per una ditta esterna che gestisce la manutenzione dei macchinari.

In prima battuta si è parlato di schiacciamento del lavoratore in una pressa, poi si è detto di gravi ferite causate da una fresatrice.

L’inchiesta farà luce. Di certo c’è che Habid è stato rianimato ed elitrasportato all’ospedale di Circolo di Varese, dove è morto nel pomeriggio.

Morte orribile anche per il 51enne Stefano Rabaglio, 51 anni, moglie e 3 figli, eporediese trapiantato a Issime, in Valle d’Aosta, da decenni dipendente di Monterosa Ski.

Nel primo pomeriggio di lunedì 16 era impegnato con i colleghi nella manutenzione della funivia Staffal-Sant’Anna, a Gressoney-La-Trinité.

Mentre lavorava sui cavi portanti è rimasto schiacciato tra il carrello della manutenzione e i distanziatori ed è morto sul colpo.

Domenica 15 settembre è morto all’ospedale Santa Chiara di Trento l’operaio 53enne Stefano Arlotti.

Era stato ricoverato nella serata di sabato 14, dopo che in moto si era scontrato con un’automobile a Terragnolo, dove risiedeva. Arlotti, ligure di nascita e da una decina d’anni trapiantato in Trentino, tornava a casa dalla Suanfarma di Rovereto, dove lavorava come operaio.

#habidobid#stefanorabaglio#stefanoarlotti#mortidilavoro

Settembre 2024: 47 morti (sul lavoro 31; in itinere 16; media giorno 2,9)

Anno 2024: 818 morti (sul lavoro 617; in itinere 201; media giorno 3,1)

124 Lombardia (86 sul lavoro – 38 in itinere)

82 Campania (67 -15)

74 Veneto (51 -23)

64 Sicilia (46 -18)

63 Emilia Romagna (49 -14)

62 Lazio (39 – 23)

53 Puglia (35 – 18)

52 Toscana (43 – 9)

48 Piemonte (35 – 13)

29 Sardegna (26 – 3)

25 Abruzzo (20 – 5)

22 Marche (16 – 6)

21 Calabria (17 – 4)

17 Trentino (13 – 4)

16 Estero (13 – 3)

14 Liguria (12 – 2)

11 Alto Adige (10 – 1), Friuli V.G. (9 – 2), Umbria (11 – 0)

8 Basilicata (8 – 0)

7 Valle d’Aosta (7 – 0)

4 Molise (4 – 0).

Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)

Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)

Giugno 2024: 104 morti (sul lavoro 71; in itinere 33; media giorno 3,4)

Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 95 morti (sul lavoro 75; in itinere 20; media giorno 3,2)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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