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“Il pieno rispetto della dignità dei lavoratori è un principio fondamentale, un obiettivo che non è stato raggiunto”.

L’8 agosto, giorno in cui si commemorano i 262 minatori (136 italiani) morti nella miniera belga di Marcinelle nel 1956, l’Italia ha raggiunto e superato le 700 vittime del lavoro nell’anno: 702 per l’esattezza, per una media di 3,3 morti al giorno.

Accade in una situazione di totale scollamento istituzionale. Se da un lato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella usa parole nette per sottolineare come dignità e sicurezza dei lavoratori siano obiettivi non raggiunti (“Fin dal suo primo articolo la Costituzione della Repubblica stabilisce un vincolo ideale inscindibile tra democrazia e lavoro. Il pieno rispetto della dignità dei lavoratori ne è un principio fondamentale, affermato anche al livello internazionale; un obiettivo che, tuttavia, non è stato ancora pienamente raggiunto. Svolgere la propria attività lavorativa in sicurezza è la prima elementare condizione”), dall’altro il governo Meloni è impegnato fin dal suo esordio nel tentativo di negare e sminuire la strage di lavoratori.

La premier tace per mestiere e la ministra del Lavoro sforna balle in continuazione, ma adesso anche l’Inail mistifica, inventando nuovi criteri per dimostrare che le morti del lavoro sono in calo: da giugno calcola l’incidenza percentuale delle vittime sul totale degli occupati Istat, arrivando a reclamizzare un calo del 10% nel 2024 rispetto al 2019. Il trucco c’è e si vede: basta dimenticare di dire che la platea degli occupati è aumentata anno dopo anno. Carte false, insomma.

Giovedì 8 agosto si sono registrate 5 morti sul lavoro, che portano il totale del mese a 27. Gabriele Piroddi, 24enne operaio Enel di Perdasdefogu (Nuoro), è rimasto vittima di una scarica elettrica mentre era al lavoro in un cabina nel comune di Girasole.

Ben tre le vittime in provincia di Salerno. Vincenzo Di Palma, pensionato 68enne di Santa Maria la Carità (Napoli), è morto in un cantiere abusivo di Scafati (Salerno), mentre tirava su un muro in un’abitazione privata, vittima del crollo di un manufatto di cemento.

Giorgio Spinello, agricoltore 74enne, è morto per il ribaltamento di un trattore a Postiglione. Elitrasportato all’ospedale Ruggi di Salerno, non è sopravvissuto alle lesioni.

Giliuccia Rizzardi, badante ebolitana di 65 anni, è stata trovata esanime ad Altavilla Silentina, nell’abitazione della persona che accudiva.

Ottaviano Muzzolon, allevatore 72enne di Noventa Vicentina (Vicenza), è stato trovato senza vita accanto a una macchina per l’irrigazione ancora in funzione, in un terreno che aveva acquistato da poco nel comune di Sossano. Da chiarire se sia stato travolto dal macchinario o sia rimasto vittima di un malore.

#gabrielepiroddi#vincenzodipalma#giorgiospinello#giliucciarizzardi#ottavianomuzzolon#mortidilavoro#sicurezzasullavoro#Marcinelle#inail

Agosto 2024: 27 morti (sul lavoro 16; in itinere 11; media giorno 3,3)

(Courtesy by Piero Santonastaso/Morti di lavoro).

Anno 2024: 702 morti (sul lavoro 535; in itinere 167; media giorno 3,1)

104 Lombardia (70 sul lavoro – 34 in itinere)

70 Campania (57 -13)

61 Veneto (42 -19)

58 Emilia Romagna (44 -14)

56 Sicilia (41 -15)

53 Lazio (33 – 20)

46 Toscana (39 – 7)

39 Piemonte (30 – 9), Puglia (28 – 11)

25 Sardegna (22 – 3)

23 Abruzzo (19 – 4)

19 Marche (13 – 6), Calabria (16 – 3)

16 Trentino (13 – 3)

13 Estero (11 – 2)

12 Liguria (10 – 2)

11 Alto Adige (10 – 1), Umbria (11 – 0)

10 Friuli V.G. (8 – 2)

8 Basilicata (8 – 0)

5 Valle d’Aosta (5 – 0)

4 Molise (4 – 0).

Luglio 2024: 105 morti (sul lavoro 83; in itinere 22; media giorno 3,3)

Giugno 2024: 104 morti (sul lavoro 71; in itinere 33; media giorno 3,4)

Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 95 morti (sul lavoro 75; in itinere 20; media giorno 3,2)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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