Dice che ha agito da capo di governo, non di partito. La qual cosa è un’aggravante.
Nel governo ci sono state tre posizioni diverse, chi a favore di von der Leyen, chi a favore di Orbán, chi, come lei, a favore di una trattativa sotterranea non andata a buon fine.
Con risultati disastrosi per l’Italia, sia in Europa che nella Nato. È la somma che fa il totale, diceva Totò.
Nell’intervista al Corsera Meloni sembra non rendersi conto della totale mancanza di leadership interna e dell’inaffidabilità del suo governo agli occhi del mondo politico, imprenditoriale, finanziario, istituzionale e, soprattutto, sociale.
Ci aspettano mesi difficili, mesi in cui ogni carenza verrà seppellita di arroganza, ogni mancanza di propaganda.