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Weekend di sangue: ci sono stati 8 morti di lavoro.

Nel weekend appena concluso registriamo 8 morti di lavoro – numero insolitamente alto rispetto all’andamento dei fine settimana – 5 dei quali lungo le strade.

La 36enne Irma Leka, albanese, due figli, sabato 13 luglio era appena uscita dagli uffici nei quali faceva le pulizie a Cameri (Novara) e tornava in bicicletta nel capoluogo, che dista pochi chilometri, quando è stata travolta da un’auto ed è morta sull’asfalto, nonostante i soccorsi tempestivi.

Tamponato da un’auto anche un bracciante indiano di 46 anni, che da Goito (Mantova), sabato 13 andava in bicicletta a lavorare in un’azienda agricola di Rodigo.

Nella frazione di Rivalta sul Mincio è stato investito e scaraventato nel fossato che costeggia la strada. Anche qui, inutili i soccorsi.

A San Damiano d’Asti, in Piemonte, la vittima dell’incidente di domenica 14 luglio non era in bici ma su un trattore che trasportava una pesante rotoballa.

Un mezzo difficile da non notare, ma che è stato tamponato da un’auto lanciata a velocità elevata. Il trattore si è rovesciato di fianco, intrappolando il conducente, di cui non si conoscono ancora le generalità.

I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per recuperare il corpo. Ferite da codice verde per l’investitore.

Marco Pancheri, 56 anni, agricoltore e custode forestale di Cles (Trento), è morto nella notte tra sabato e domenica mentre effettuava un trattamento notturno nel suo frutteto.

Il trattore che usava, alto e stretto per poter passare tra i filari, si è ribaltato probabilmente a causa di un termine (un masso che delimita i campi). L’allarme è scattato all’1,30 della notte, quando non c’era più nulla da fare.

A Roma l’infermiere 66enne Sebastiano Schillaci, ormai a pochi mesi dalla pensione, è morto intorno alle 6 di sabato 13 luglio mentre aspettava il bus che l’avrebbe portato al lavoro al San Camillo.

È stato investito e ucciso alla fermata da un’automobile fuori controllo.

Muhammad Afzal, commerciante pakistano di 48 anni, è morto domenica 14 a Manfredonia (Foggia), inseguendo un ladro che aveva appena “colpito” nel suo negozio di bigiotteria e cover per telefoni.

Complice il gran caldo, l’uomo ha avuto un malore e si è accasciato senza vita,

Sabato 13 luglio si è spento nel centro grandi ustionati dell’ospedale Villa Scassi di Genova il 42enne messinese Giovanni Arigò, titolare di un’impresa pirotecnica a conduzione familiare.

Il 4 luglio era nel bunker-laboratorio quando è stato investito da un’esplosione che gli ha causato ustioni sul 90% del corpo, oltre a fratture e traumi vari.

Ricoverato al policlinico di Messina, si è reso necessario lo spostamento immediato in una struttura specializzata.

Indisponibili Catania e altri centri più vicini, il Villa Scassi di Genova è risultata l’unica opzione praticabile e il trasporto è stato effettuato con un aereo dell’aeronautica militare.

Le condizioni di Arigò erano purtroppo disperate e dopo nove giorni il suo cuore si è fermato. Nell’esplosione sono rimaste ustionate anche la madre e la sorella dell’uomo, nel tentativo di soccorrerlo.

Nota a margine: la Sicilia ha un bisogno disperato di strutture per le emergenze sanitarie.

Nella tarda serata di venerdì 13 luglio è morto a Marsala (Trapani), il 47enne Carlo Foderà, operaio di un’azienda per lo smaltimento dei rifiuti. Il lavoratore è stato investito da un camion in manovra nel cortile dell’azienda.

#irmaleka#marcopancheri#sebastianoschillaci#MuhammadAfzal#giovanniarigò#carlofoderà#mortidilavoro

Luglio 2024: 44 morti (sul lavoro 36; in itinere 8; media giorno 3,1)

(Courtesy by Piero Santonastaso/Morti di lavoro).

Anno 2024: 614 morti (sul lavoro 472; in itinere 142; media giorno 3,1)

93 Lombardia (60 sul lavoro – 33 in itinere)

60 Campania (48 -12)

54 Veneto (39 -15)

51 Sicilia (37-14)

50 Emilia Romagna (37-13)

49 Lazio (32-17)

40 Toscana (34-6)

32 Piemonte (27-5)

31 Puglia (24-7)

22 Abruzzo (18-4)

20 Sardegna (17-3)

18 Marche (13-5), Calabria (15-3)

12 Trentino (10-2), Liguria (10-2)

10 Alto Adige (9-1), Estero (8-2)

9 Friuli V.G. (7-2), Umbria (9-0)

5 Valle d’Aosta (5-0), Basilicata (5-0)

4 Molise (4-0).

Giugno 2024: 104 morti (sul lavoro 71; in itinere 33; media giorno 3,4)

Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 78; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 95 morti (sul lavoro 75; in itinere 20; media giorno 3,2)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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