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Attualità

In Italia la legge è uguale per molti, ma non per tutti.

Al ministro Nordio viene più facile salvare i ricchi e potenti dagli strali della Legge di cui si fanno beffa, che occuparsi di un fondamentale del suo ruolo istituzionale: la corretta applicazione del principio costituzionale per cui “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.

Nelle carceri italiane si muore. 85 suicidi dall’inizio dell’anno. 61 mila detenuti, diecimila in più rispetto la capienza. In Italia la legge è uguale per molti, ma non per tutti. Ci sono tutte le motivazioni valide per chiedere le dimissioni del ministro che vanta la riforma del sistema penale.

Tanto per cominciare la battaglia contro un governo che fa il valletto coi potenti e lo sbirro coi più deboli.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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