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Altri cinque morti di lavoro, a luglio continua la strage.

Si parlerà molto della morte di Maurizio Di Pasquale, 53enne residente a Guidonia Montecelio, addetto alla preparazione del servizio nel deposito Atac di Tor Vergata, a Roma.

Mercoledì 3 luglio è caduto in un ponte a fossa profondo 160 cm nell’officina per la manutenzione dei bus. Ha battuto la testa, perdendo subito conoscenza.

Poche ore dopo i medici del Policlinico Tor Vergata ne hanno dichiarato la morte cerebrale.

Mistero sul perché fosse in un’area del deposito in cui non era autorizzato a trovarsi. USB e Orsa hanno proclamato 8 ore di sciopero per giovedì 4 luglio, dalle 8,30 alle 16,30, seguite poco dopo da Cgil, Cisl e Uil.

Si parlerà pochissimo, invece, della morte di altri quattro lavoratori.

Nell’Ospedale Civico di Palermo è spirato dopo 11 giorni di agonia il 66enne Giuseppe Aliseo, che il 22 giugno alla guida di un Apecar carico di angurie si era scontrato con un camion a Campobello di Mazara (Trapani).

Nell’incidente aveva perso la vita sul colpo la moglie, Francesca Zaccaria.

A Negrar di Valpolicella (Verona), è morto il 74enne Sergio Vinco, titolare dell’omonima azienda edile.

Era impegnato nello spostamento di alcuni carichi nel deposito della ditta quando ha perso l’equilibrio ed è caduto al suolo. I soccorritori hanno potuto solo constatarne il decesso.

Martedì 2 luglio è morta nell’Ospedale Maggiore di Novara la 25enne Irene Pizzo, laureata in scienze dell’educazione che da alcune settimane prestava servizio civile nell’assessorato all’Istruzione del Comune di Novara.

Il 24 giugno aveva accusato un malore in ufficio dal quale non si è più ripresa.

A esequie avvenute è stata diffusa la notizia della morte a Busto Garolfo (Milano), dell’avvocato Bruno Rondanini, civilista di 54 anni. Venerdì 28 giugno un’assistente lo ha trovato senza vita nel suo studio, dove stava lavorando su alcuni fascicoli.

#mauriziodipasquale#giuseppealiseo#sergiovinco#irenepizzo#brunorondanini#mortidilavoro

Luglio 2024: 12 morti (sul lavoro 11; in itinere 1; media giorno 4)

(Courtesy by Piero Santonastas0/Morti di lavoro)

Anno 2024: 581 morti (sul lavoro 446; in itinere 135; media giorno 3,1)

89 Lombardia (58 sul lavoro – 31 in itinere)

59 Campania (47-12)

50 Veneto (35-15)

49 Sicilia (35-14)

46 Lazio (30-16)

44 Emilia Romagna (32-12)

39 Toscana (33-6)

29 Piemonte (25-4), Puglia (22-7)

20 Abruzzo (16-4)

19 Sardegna (16-3)

18 Calabria (15-3)

17 Marche (13-4)

12 Liguria (10-2)

10 Trentino (8-2), Alto Adige (9-1), Estero (8-2)

9 Umbria (9-0)

8 Friuli V.G. (7-1)

5 Valle d’Aosta (5-0), Basilicata (5-0)

4 Molise (4-0).

Giugno 2024: 104 (sul lavoro 71; in itinere 33; media giorno 3,4)

Maggio 2024: 100 morti (sul lavoro 77; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 95 morti (sul lavoro 75; in itinere 20; media giorno 3,2)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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