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Luglio è cominciato con cinque morti di lavoro.

Il mese di giugno 2024 si è concluso con due giorni senza vittime del lavoro e un bilancio – ancora provvisorio – di 103 morti, di poco inferiore ai 105 di aprile, che rimane il mese con il maggior numero di lavoratori uccisi.

Negli ultimi tre mesi abbiamo sempre dovuto usare numeri a tre cifre per contare i morti di lavoro, vale a dire che la media giornaliera è ormai stabilmente al di sopra delle tre vittime.

Se giugno chiude con due giorni senza morti, luglio si inaugura con il sacrificio di ben cinque lavoratori, nonostante per qualche misterioso motivo le notizie in circolazione parlino di due morti soltanto.

A ottobre nascerà a Pietrasanta (Lucca), un bimbo già orfano. L’uomo che insieme alla compagna gli avrà dato la vita è morto oggi, lavorando alla manutenzione del verde comunale intorno alla Rocca di Sala.

Si chiamava Federico Nappi e aveva 32 anni: il mezzo che stava usando per lo sfalcio si è ribaltato in un fossato, schiacciandolo. Lascia, appunto, una compagna al quinto mese di gravidanza.

Il ribaltamento di un trattore è costato la vita a Lavagno (Verona) a un agricoltore di 77 anni di cui non è stato comunicato il nome, come ormai accade sempre più spesso per via della discrezionalità con la quale vengono diffuse le notizie.

Apparteneva al mondo agricolo anche Antonino Giompiccolo (per tutti Salvatore), 53 anni, sposato, dipendente dell’azienda vitivinicola Avide di Comiso (Ragusa).

Mentre aiutava un tir a fare manovra nel cortile dell’azienda è stato investito ed è morto sul colpo.

Massimo Cosimo Argese, 69 anni, moglie e due figli, è morto nello scontro tra l’autocarro che guidava e un furgone sulla statale 7 ter nel territorio di Erchie (Brindisi), mentre raggiungeva i campi per il lavoro di giornata.

Un operaio di 49 anni dipendente di una ditta napoletana (anche qui silenzio sui nomi), è morto alla Reggia di Caserta mentre smontava l’allestimento per un evento collegato al Campania Beer Expo.

Si è sentito male sullo scalone della Reggia ed è morto nonostante i soccorsi. La kermesse è andata avanti regolarmente.

#federiconappi#antoninogiompiccolo#cosimoargese#mortidilavoro

Luglio 2024: 5 morti (sul lavoro 4; in itinere 1)

(Courtesy by Piero Santonastaso/Morti di lavoro.)

Anno 2024: 573 morti (sul lavoro 438; in itinere 135; media giorno 3,1)

88 Lombardia (57 sul lavoro – 31 in itinere)

59 Campania (47-12)

49 Veneto (34-15)

48 Sicilia (34-14)

45 Lazio (29-16)

44 Emilia Romagna (32-12)

39 Toscana (33-6)

29 Puglia (22-7)

27 Piemonte (23-4)

20 Abruzzo (16-4)

19 Sardegna (16-3)

18 Calabria (15-3)

17 Marche (13-4)

12 Liguria (10-2)

10 Trentino (8-2), Alto Adige (9-1), Estero (8-2)

8 Friuli V.G. (7-1), Umbria (8-0)

5 Basilicata (5-0)

4 Valle d’Aosta (4-0), Molise (4-0).

Giugno 2024: 103 (sul lavoro 70; in itinere 33; media giorno 3,4)

Maggio 2024: 100 morti (sul lavoro 77; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 95 morti (sul lavoro 75; in itinere 20; media giorno 3,2)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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