Categorie
Attualità

Perché Julian Assange ha fatto tanta paura all’establishment degli USA.

Nel 2010, le rivelazioni sulla guerra in Afghanistan e inIraq (insieme a selezioni di cabogrammi confidenziali diplomatici americani) furono pubblicate in cinque quotidiani: il New York Times, il Guardian, Der Spiegel, El Pais e Le Monde.

I cablogrammi offrivano prove succose dei legami fra il governo e il crimine organizzato nella Russia di Putin.

Questa miniera di informazioni confidenziali fu fornita da WikiLeaks, il sito web fondato da Julian Assange nel 2006 in Islanda.

Le rivelazioni resero Assange famoso ma allo stesso tempo lo. misero in pericolo, costringendolo a spostarsi continuamente da un posto all’altro e in una circostanza a travestirsi da donna.

Assange, che ha costruito la sua carriera fra il mondo della segretezza e quello del giornalismo, non si fermò nel 2010.

Un anno dopo, pubblicò 779 documenti segreti sui prigionieri detenuti a Guantánamo Bay.

Nel 2012, ricevette asilo politico nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per proteggerlo da una possibile estradizione negli Stati Uniti con l’accusa di spionaggio.

Spionaggio per conto di chi?

L’ovvia risposta è una risposta inconsueta: ‘spionaggio per il pubblico’, per sostenere le trasparenza e minare la pubblica fiducia nei governi nella misura in cui si basava sull’ignoranza.

Assange rimase in asilo politico , continuando a pubblicare documenti segreti (alcuni dei quali dai file della CIA) fino al 2019, quando l’ambasciata permise alla polizia britannica di arrestarlo. In ogni caso il sito WikiLeaks è ancora online.

Lo storico britannico Timoty Garton Ash, che descrisse i cablogrammi pubblicati nel 2010 come “un banchetto di segreti“, “il sogno di uno storico” e “l’incubo di un diplomatico“, ha offerto un commento equilibrato delle questioni generali sollevate da queste rivelazioni.

Da un lato, “c’è un interesse pubblico a comprendere come funziona il mondo e che cosa venga fatto in suo nome“. Dall’altro, “c’è un un interesse pubblico al comportamento confidenziale della politica estera“, poiché è impossibile negoziare e fare compromessi con i media che sbirciano il tuo lavoro. “I due pubblici interessi configgono.”

Garton Ash affermò anche che “il Guardian, al pari del New York Times e altri media responsabili, cerca sempre di assicurarsi che niente di quel che viene pubblicato possa mettere qualcuno a rischio. Dovremmo chiedere a WikiLeaks di fare lo stesso”. (“Ignoranza, una storia globale”, Peter Burke, Raffaello Cortina Editore.)

Share this nice post:
Share this nice post:
Share and Enjoy:
  • Print
  • Digg
  • StumbleUpon
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Yahoo! Buzz
  • Twitter
  • Google Bookmarks
Share

Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Follow

Get every new post delivered to your Inbox

Join other followers: