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Attualità

Ci mancava solo il Decreto Cartabia per ostacolare ulteriormente la corretta informazione sulle cause delle morti di lavoro in Italia.

Abbiamo segnalato più volte come le notizie sulle vittime del lavoro circolino tra mille difficoltà e con gravi ritardi.

Oggi, giovedì 27 giugno 2024, i paletti introdotti dal Decreto Cartabia hanno prodotto i loro effetti più perversi rendendo impossibile rispondere a una sola delle celebrate 5 W della stampa anglosassone (chi, come, dove, quando, perché), a proposito della morte di un lavoratore sardo.

Sappiamo soltanto che nelle scorse settimane, da qualche parte in Gallura, un autista di 55 anni ha subito un gravissimo infortunio che di recente ne ha causato la morte.

Ripubblichiamo l’articolo uscito oggi su L’Unione Sarda a firma di Andrea Busia, di cui condividiamo la denuncia.

OLBIA: MUORE IN OSPEDALE DOPO L’INCIDENTE SUL LAVORO, SI INDAGA PER OMICIDIO COLPOSO

Un’altra morte bianca in Gallura, un autista di 55 anni è deceduto in ospedale a seguito delle gravi ferite riportate dopo un infortunio sul lavoro. L’incidente è avvenuto a Olbia qualche settimana fa e il decesso è invece recentissimo.

La Procura di Tempio ha aperto una indagine sull’episodio per l’ipotesi di presunta mancanza osservanza delle misure antinfortunistiche (come causa della morte della vittima). La ricostruzione dei fatti è ancora in corso. L’autista, stando ai rilievi della polizia giudiziaria, stava operando su un mezzo in movimento, un carro attrezzi o un furgone, ed è caduto dal pianale finendo rovinosamente a terra. Le ferite riportate sono state letali.

I pm stanno ancora acquisendo tutti gli elementi sulla tragedia, non è escluso che la vittima non avesse alcun rapporto di lavoro con i proprietari del mezzo. Le indagini sono condotte dal pm Alessandro Bosco e sono state affidate ai Carabinieri del Reparto territoriale di Olbia e agli ispettori dello Spresal (Asl di Olbia). Ancora una volta, seppure si tratta di un fatto di interesse sociale, dalle fonti qualificate non arriva alcuna informazione sull’accaduto, in ossequio al Decreto Cartabia. Morte sul lavoro e senza dati di cronaca.

Andrea Busia

Mercoledì 26 giugno a Santa Marina (Salerno) è morto Nicola Giudice, un pastore di 93 anni: è stato trovato senza vita, con una ferita alla testa, su una stradina scoscesa che era solito percorrere con le sue capre.

A trovarlo è stata la sorella, che è andata a cercarlo perché non l’aveva visto rientrare a casa.

#nicolagiudice#mortidilavoro

Giugno 2024: 99 (sul lavoro 66; in itinere 33; media giorno 3,6)

(Courtesy by Piero Santonastaso/Morti di lavoro).

Anno 2024: 564 morti (sul lavoro 430; in itinere 134; media giorno 3,1)

87 Lombardia (56 sul lavoro – 31 in itinere)

58 Campania (46-12)

47 Veneto (32-15)

46 Sicilia (32-14)

44 Emilia Romagna (32-12), Lazio (28-16)

38 Toscana (32-6)

28 Puglia (22-6)

27 Piemonte (23-4)

20 Abruzzo (16-4)

19 Sardegna (16-3)

18 Calabria (15-3)

17 Marche (13-4)

12 Liguria (10-2)

10 Trentino (8-2), Alto Adige (9-1), Estero (8-2)

8 Friuli V.G. (7-1), Umbria (8-0)

5 Basilicata (5-0)

4 Valle d’Aosta (4-0), Molise (4-0).

Maggio 2024: 100 morti (sul lavoro 77; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 95 morti (sul lavoro 75; in itinere 20; media giorno 3,2)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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