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Nella Repubblica fondata sul lavoro, 28 morti di lavoro in una settimana.

Sono 28 i morti di lavoro nella settimana appena conclusa, vale a dire 4 al giorno: significa un +25% rispetto alle 3 vittime che da anni rappresentano il tributo medio di sangue versato quotidianamente dai lavoratori.

Ma è l’intero mese di giugno a viaggiare su numeri impressionanti: 60 morti finora, 8 in più rispetto allo stesso giorno di aprile (+15%), finora il mese con il peggior bilancio (105 vittime) di questo 2024.

Dodici i morti nelle ultime 72 ore, tre dei quali in itinere, tutti in incidenti con la moto.

Sono Stefano Venturini, 62 anni, giudice della corte di appello di Roma, deceduto venerdì 14 giugno al Sant’Andrea, dove era stato ricoverato dopo uno scontro in via della Giustiniana; Luca Pupillo, bartender 26enne morto a Roma sabato 15 alle 4,30 del mattino sulla Cristoforo Colombo: tornava a casa dall’albergo del centro in cui lavorava, e si è scontrato con uno scooter per essere poi investito da un’automobile; e il luogotenente dei carabinieri forestali Luca Pulsinelli, 54 anni, che sabato 15 giugno tornava a San Donato Valcomino (Frosinone), da Villetta Barrea (L’Aquila), dove prestava servizio.

Sei delle 12 vittime lavoravano nel comparto agricolo.

Due di loro sono morte a Scicli (Ragusa), dove venerdì 14 giugno un 41enne tunisino ha perso la vita cadendo dal tetto di un capannone in un’azienda agricola di Donnafugata, mentre sabato 15 a morire è stato un 83enne, colpito da malore in una serra dell’azienda agricola gestita dal figlio.

A Treia (Macerata), il 71enne Franco Massei venerdì 14 è stato trovato senza vita in un campo dai familiari, allarmati perché non avevano sue notizie; sabato 15 giugno il 55enne romeno Marin Alfiri è morto a Pavarolo (Torino), per il ribaltamento di un piccolo escavatore con il quale stava lavorando in un terreno in zona Tetti Fantini.

Era in compagnia dei suoi due cani, uno dei quali è rimasto a vegliarlo mentre l’altro è corso a casa abbaiando, dando così l’allarme, purtroppo inutile.

Domenica 16 a Lusiana Conca (Vicenza), il 68enne Flavio Pizza era su un trattorino cingolato caricato su un rimorchio trainato da un trattore, quando in un tratto in pendenza il trattorino è scivolato all’indietro.

Pizza ha provato a saltare giù, ma è stato travolto e ucciso dalla macchina.

Venerdì 14 giugno la 35enne Anna Tessarin, educatrice di una coop che gestisce alcuni servizi sociali di Gorizia, si è sentita male nel centro Asu Gi ed è stata ricoverata al Cattinara di Trieste, ma lì è spirata poco dopo.

Era malata da tempo ma aveva comunque portato avanti il proprio lavoro.

Luca Carrara, 41enne di Villa d’Adda (Bergamo), aveva approfittato della domenica di chiusura per fare alcune lavorazioni nella propria officina.

Stava tagliando una lastra di metallo con un flessibile quando si è ferito alla gola con l’attrezzo ed è morto dissanguato.

A Sovico (Monza e Brianza), un 32enne tunisino sabato 15 è stato travolto e ucciso in un cantiere da un carico sospeso sganciatosi dai supporti e precipitato al suolo.


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Giugno 2024: 59 (sul lavoro 37; in itinere 22; media giorno 3,7)

(Courtesy by Piero Santonastaso/Morti di lavoro).

Anno 2024: 523 morti (sul lavoro 400; in itinere 123; media giorno 3,1)

83 Lombardia (52 sul lavoro – 31 in itinere)

55 Campania (44-11)

42 Veneto (29-13), Emilia Romagna (32-10), Sicilia (29-13)

35 Toscana (29-6)

34 Lazio (21-13)

27 Puglia (22-5)

26 Piemonte (22-4)

20 Abruzzo (16-4)

17 Calabria (14-3)

17 Sardegna (14-3)

16 Marche (13-3)

11 Liguria (9-2)

10 Trentino (8-2), Estero (8-2)

9 Alto Adige (8-1)

8 Friuli V.G. (7-1)

6 Umbria (6-0)

5 Basilicata (5-0)

4 Valle d’Aosta (4-0), Molise (4-0).

Maggio 2024: 99 morti (sul lavoro 76; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 95 morti (sul lavoro 75; in itinere 20; media giorno 3,2)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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