Categorie
Attualità

In Italia, la corruzione politica, il nepotismo, l’arricchimento personale e i conflitti di interesse vengono da lontano.

“Il nepotismo era una caratteristica riconosciuta dal governo pontificio, al punto che l’ambizioso nipote di un cardinale papabile ricorse nel 1635 alla stregoneria per tentare di togliere di mezzo Urbano VIII e assicurarsi la propria fortuna.

Essendo tanto aspre le gelosie, è comprensibile che i pontefici scegliessero come più intimi consiglieri i parenti stretti.

Per di più, prosperità e condizione sociale procedevano di pari passo, e l’arricchimento della famiglia del papa era considerato inevitabile, se non addirittura desiderabile.

In effetti la condizione sociale di ognuno era talmente precaria a causa dei frequenti avvicendamenti di potere che solo una grande ricchezza personale poteva costituire una sicura garanzia per coloro che si accingevano a occupare una carica.

Inoltre non si faceva distinzione fra il tesoro pontificio e gli introiti personali di ciascun di ciascun papa.

Ma, pur ammettendo tutto ciò, Urbano VIII fu universalmente rimproverato da contemporanei e successori di aver travalicato ogni limite ragionevole”. (“Mecenati e pittori”, Francis Haskell, Einaudi).

Share this nice post:
Share this nice post:
Share and Enjoy:
  • Print
  • Digg
  • StumbleUpon
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Yahoo! Buzz
  • Twitter
  • Google Bookmarks
Share

Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Follow

Get every new post delivered to your Inbox

Join other followers: