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La stangata.

Il segretario generale della Fabi – Federazione autonoma bancari italiani -, ha reso una “dichiarazione spontanea” circa il colpo grosso messo a segno dalle banche italiane negli ultimi anni, grazie alla Bce.

“Per acquistare un’automobile – ha detto Sileoni a Barbara Bizzarri di Italia Informa – da 25.000 euro interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale è passato da 37.426 euro di fine 2021 a 48.961 euro di fine 2023, mentre adesso potrebbe scendere a 38.101 euro, con un risparmio complessivo di 10.859 euro (-22,2%) rispetto ai tassi di fine 2023».

E ha continuato: «Per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, il costo totale è passato da 942 euro di fine 2021 a 1.106 euro di fine 2023, mentre adesso potrebbe scendere a 951 euro con un risparmio complessivo di 155 euro (-14%) rispetto ai tassi di fine 2023».

La gradualità dei tagli che la Bce fa trapelare garantisce che la cuccagna continua.

Le cifre sono la fotografia del modo in cui le banche italiane hanno lucrato sull’inflazione senza freni e senza controlli, senza nessun pudore di aver accumulato cifre da capogiro e distribuito agli azionisti dividendi da nababbi.

Il tutto sulle pelle dei lavoratori.

Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. 

La stangata continua.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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