“Il tema del lavoro, e del lavoro fisso in particolare, non è mai stato cosí all’ordine del giorno, né mai cosí astratto.
Inevitabilmente astratto, visto che nel frattempo il soggetto, cioè l’operaio, è scomparso insieme alla classe relativa.
Esiste, ma non ha definizione, come tutto ciò che è stato sconfitto dalla Storia. Restano le percentuali, i numeri, specie se ciò che si numera sono i morti.
Solo allora, una volta morto, l’operaio, da fantasma che era, prende corpo. Curiosa inversione.” (da “Works: Edizione ampliata (Einaudi. Stile libero big)” di Vitaliano Trevisan)