“Per decenni, una barzelletta è circolata fra i lacaniani per esemplificare il ruolo-chiave della conoscenza dell’Altro: un uomo che crede di essere un seme viene condotto in una clinica psichiatrica, dove i dottori fanno del loro meglio per convincerlo che non è un seme, ma un uomo.
Una volta guarito (convinto, cioè, di non essere un seme, ma un uomo) e dimesso dall’ospedale, torna subito indietro, tremando.
Fuori dalla porta c’è un pollo e teme di essere mangiato.
«Mio caro – gli dice il dottore, – sai bene di non essere un seme, ma un uomo».
«Certo, io lo so» risponde il paziente, «ma lo saprà anche il pollo?»
In questo risiede la vera scommessa del trattamento psicoanalitico: convincere il paziente della verità inconscia dei suoi sintomi non è abbastanza; l’inconscio stesso va portato a credere a questa verità.” (da “Leggere Lacan: Guida perversa al vivere contemporaneo” di Slavoj Žižek).