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La guerra evolve sempre, la pace mai.

La guerra dei droni.

La guerra evolve sempre, la pace mai. Secondo Riccardo Luna (https://www.italian.tech/…/l_aghanistan_e_il_primo…/…), l’attacco Usa che avrebbe sventato un attentato contro l’aeroporto di Kabul, che come “danno collaterale” ha distrutto un appartamento, uccidendo una decina di civili, bambini compresi, sarebbe stato condotto da droni, guidati da algoritmi in grado di prendere decisioni senza l’intervento umano. È l’ultima, finora, frontiera della cyber war: “the artificial intelligence war” sostituisce “boots in the ground”, motivo per cui gli Usa se ne vanno, ma la presenza militare rimane, affidata ai droni killer, che è la nuova strategia militare voluta da Biden.

È una guerra fantascientifica, che si combatte con o senza “humans in the loop”, cioè senza che sia un essere umano a premere direttamente il grilletto. Solo i morti sono veri. Ci penseranno i robot. Letteralmente, penseranno loro.

Ricapitolando: una volta le “bombe intelligenti” sganciate dai piloti facevano vittime civili. Poi i militari sul terreno aprivano il fuoco, senza tanti accorgimenti, provocavano vittime innocenti. Quando si colpivano fra loro, lo chiamavano “fuoco amico”. Oggi gli algoritmi, creati da ingegneri, guidano droni che fanno vittime civili.

Qual è il punto? La guerra evolve, diventa sempre più sofisticata e tecnologica, ma il risultato non cambia: terrorizzare, uccidere e distruggere.

Morale: l’algoritmo è stato progettato per diminuire le vittime tra gli attaccanti, mica per escludere vittime innocenti. Nessuno ha inventato un algoritmo per la pace. Si vede che non conviene.

D’altronde, andarsene in quel modo dall’Afghanistan è stato fatto in totale disprezzo delle conseguenze sulla popolazione civile. La guerra evolve sempre, la pace mai.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

Una risposta su “La guerra evolve sempre, la pace mai.”

Beh, il “nobel per la pace” Obama ha voluto una legge che considera -in prima battuta- tutti i maschi dai 16 anni “combattenti”, così da ridurre il numero di vittime civili. Intanto uccidiamo, poi vedremo se erano davvero nemici…

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