Marco Ferri e Filippo Cucè annunciano la scomparsa di Alessandra Loffredi, dolcissima compagna, madre importante, bella persona, donna speciale dal sorriso incantevole. Anche gli animali hanno perso un’amica premurosa.
Non sono previste cerimonie funebri, per espressa volontà di Alessandra. Tuttavia, il prossimo 10 ottobre, giorno in cui lei avrebbe compiuto gli anni verrà convocata una giornata in sua memoria, il cui appuntamento verrà comunicato agli amici e ai conoscenti. Beh, (non è davvero una) buona giornata.
10 risposte su “Alessandra Loffredi, 10.10.59-26.08.13”
Sentite condoglianze da parte di Giulia Vinci e Matteo Novelli. Avete ragione era veramente una persona squisita. Un abbraccio in questo momento difficile anche dai ” suoi ” Jordan e Matilda
Ciao Ale, vorrei scriverti un’ultima volta così, con la speranza che tu possa leggere queste parole, vorrei ringraziarti di tutto quello che mi hai insegnato, della stima che mi hai sempre dimostrato e per il bene che mi hai sempre trasmesso… sarai sempre una persona speciale per me.
CONDOGLIANZE A TUTTA LA FAMIGLIA
Alice, Francesco, Alessandra, Pirata e Rio…
Quante volte quel “vediamoci”… Un abbraccio, tanti, da Piero e Alessandra
Ho conosciuto Alessandra proprio nei primi giorni della relazione d’amore con Marco. A lui, per una bolletta sbadatamente non pagata, avevano tagliato la luce presso l’abitazione di Borgo Pio nella quale allora viveva. Mi detti da fare per risolvere il problema ma servivano le chiavi di casa per ricercare questa bolletta dimenticata. Marco, in quel momento, era impossibilitato a venire personalmente, così vidi arrivare Alessandra. In effetti lei era già “la luce”, nello sguardo, nel sorriso, nel tono delle voce e delle parole che aveva in dote dalla natura di usare.
Mi è capitato poi, in tutti questi anni, di essere stato ospite nella sua casa in campagna o di avere trascorso qualche giornata al mare, insieme a suo figlio Filippo, a Marco e qualche cagnolino che lei aveva appena salvato. Quella luce tradotta in ospitalità diventa un che di impalpabilmente cordiale, ma come velato da una riservatezza delicata, un parlare mai direttamente di sé, ma più volentieri degli animali dei quali si prendeva cura e di cui di cui ci faceva toccare con mano di ognuno la particolare vicenda, carattere, personalità. Lei si velava dietro queste storie come si vela ogni vero, benefico genius loci: la “storia geografica” di quella casa, di quel giardino resta lì inseparabile da un amore per la natura, per gli animali, per la cura dell’essere, del vivente che è proprio per questo autenticamente anche per l’uomo. Immagino, con un brivido di stupore, quale effetto potesse avere su quelle creature la luce della sua voce, accompagnata dal “suono” gentile, vibrante delle sue mani.
Un saluto di stretta vicinanza a Marco e a Filippo, insieme al quale qualche straripante risata, cioè fuori la sua abitualmente allegra ma garbata misura, siamo riusciti a “rubargliela”, in quei giorni d’estate in Maremma, alla dolce Alessandra. Lo stesso saluto lo rivolgono anche Michela, Yamina ed Emiliano, per aver condiviso qualcuna di quelle giornate con lei.
Ciao Alessandra, sono felice di averti conosciuto di persona due mesi fa a Prato, grazie x la bella serata passata a cena, grazie x i consigli che mi hai dato durante tutta la gravidanza e la maternita’ della mia Coco. Donna meravigliosa, squisitamente cordiale, di una signorilità che resta impressa, di te mi resterà un bellissimo ricordo e il dispiacere di non poterti più parlare. Mi dicesti che combattevi da tempo contro un brutto avversario, ma non pensavo mai che sarebbe arrivato questo giorno e sopratutto così presto, guardaci da lassù tra le stelle dove da oggi ne brilla una in più, luminosa come tu sapevi essere.
Elena
Mi piace pensare che Alessandra si sia allontanata e che resti nei cuori, nei pensieri, nelle emozioni di chi ha pottuto conoscerla , anche se per un breve istante e che Marco e Filippo siano fortunati di tenerla per sempre nei loro cuori.un abbraccio fraterno da Laura e Giuliano
Non so che dire… ciao Alessandra.
Gentile Francesca, i pochi tratti che Lei ha qui descritto corrispondono perfettamente ad Alessandra. Ho diviso, ma sarebbe più giusto dire ho moltiplicato profondi e importanti e teneri ed emozionanti e intimi e bellissimi otto anni della sua vita, fino alla fine, ingiusta, che un malattia subdola e sleale, ha maledettamente reciso. Sappia che Alessandra ha affontato le cose con coraggio e dignità, lucida e consapevole, forte del suo incantevole sorriso, la cui immagime è stampata per sempre nei ricordi di chi le ha voluto bene. Tra queste non c’era e non c’è stata sua madre. Mai. Mi lasci dire, in conclusione, che ho provato una forte emozione nel leggere le Sue righe. Le sono grato per le lacrime che ho versato e per la difficoltà che ho trovato nel cercare le parole per rispondere alle Sue parole: il dolore è quello che mi lega ad Alessandra. Lo coltivo come uno dei più profondi sentimenti che io abbia mai provato nella mia vita.
Mancano pochi giorni al quarto anniversario…. ma la mia amica d’infanzia e adolescenza è ancora presente nei miei pensieri e nelle mie preghiere. Dicono che il tempo sia medico. Lo spero tanto per Lei. Un dolce ricordo dei momenti belli. Solo quello. Nella Speranza viva di rivedersi un giorno in un mondo più giusto…
Grazie.