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L’odontotecnico di Bergamo che parla fuori dai denti.

Contro gli sbarchi di immigrati occorre applicare la legge Bossi-Fini che prevede “anche l’uso della forza” perché con una “salva davanti e una dietro” le navi dei clandestini non partirebbero più. E’ questa l’opinione di Roberto Calderoli, vice Presidente del Senato. E aggiunge:” la legge Bossi-Fini va soltanto applicata fino in fondo e la legge […]

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Contro gli sbarchi di immigrati occorre applicare la legge Bossi-Fini che prevede “anche l’uso della forza” perché con una “salva davanti e una dietro” le navi dei clandestini non partirebbero più. E’ questa l’opinione di Roberto Calderoli, vice Presidente del Senato. E aggiunge:” la legge Bossi-Fini va soltanto applicata fino in fondo e la legge parla chiaramente di respingimento alle frontiere e, nel caso, anche dell’utilizzo della forza”.

Non solo: “Una salva davanti, una salva dietro al limite delle acque territoriali e vedrete che – aggiunge il vice presidente del Senato – non solo le navi ritorneranno sui loro passi, ma inizieranno a non partire nemmeno più sapendo ciò che li attende nelle acque intermedie.”

Lo spessore politico e morale del senatore in questione è a tutti noto. E’ noto non perché sia intellettualmente rilevante, quanto per il fatto che molti telespettatori lo videro apostrofare in diretta tv Rula Jebreal, giornalista de La 7 con un elegante riferimento al colore della sua pelle: “Lei è abbronzata”.

E’ noto non perché la sua figura sia politicamente rilevante, ma perché alcune migliaia di telespettatori della tv pubblica lo hanno visto sbottonare la camicia per mostrare la sua intima t-shirt, nella quale s’era fatto serigrafare una delle vignette su Maometto. Complice Clemente Mimun, direttore di RaiUno.

Il programma fu registrato nel primo pomeriggio, ma fu comunque mandato in onda in prime- time, dopo il tg delle 20 di RaiUno. Immediatamente dopo questa sconcia bravata avvennero scontri nella città libica di Bengasi, scontri con le forze di polizia, accorse a protezione del Consolato italiano. Il bilancio della performance televisiva del sen. Calderoli, allora Ministro per le Riforme, fu 16 manifestanti morti ammazzati e un paio di centinaia di feriti.

L’allora Ministro si dovette dimettere, gesto irrilevante perché il Governo Berlusconi era dimissionario, essendo l’Italia in campagna elettorale.

Comunque, il console italiano a Bengasi dovette lasciare di corsa la sede diplomatica, data alla fiamme dai dimostranti inferociti. Una bella pagina per la nostra diplomazia.

Ciò che invece è ignoto è il motivo per cui i senatori della Repubblica abbiano votato il nome di Roberto Calderoli alla carica di vice presidente del Senato. Va ricordato che la presidenza del Senato è, per la Costituzione, la seconda carica dello Stato.

E’ troppo chiedere al presidente del Senato, sen. Franco Marini, impegnato al Meeting di Rimini, molto impegnato nel sostenere il dialogo istituzionale con la vecchia maggioranza, come è stato possibile eleggere un vice presidente che vorrebbe usare le cannonate contro i migranti?

La senatrice Angela Finocchiaro, capo gruppo Ds al Senato ha qualche idea in proposito? E gli altri capogruppo dei partiti di maggioranza?

E’ vero che va garantito il diritto di esprimere liberamente le proprie convinzioni politiche, sbagliate che siano, a un membro della minoranza Ma il signore in questione non ricoprirebbe un carica istituzionale, se non ci fosse stato un accordo tra i gruppi parlamentari in Senato. Si diventa vice presidente sparandole grosse?

E’ anche vero che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: ma è proprio del mare della Sicilia che stiamo parlando. Beh, buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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