La fiducia dei consumatori è crollata ad agosto ai minimi da marzo 2009. L’indice calcolato dall’Istat si è attestato a 100,3 punti, in forte calo dai 103,7 di luglio, e ben sotto i 102 punti previsti mediamente dagli analisti. La flessione, diffusa a tutte le componenti, è particolarmente marcata per il clima economico, il cui indice diminuisce da 74,9 a 70,0. La fiducia sulla situazione personale scende da 118,8 a 116,2, quella sul quadro corrente passa da 116,5 a 112,8. L’indice sul complesso delle attese a breve termine segna un calo più limitato, passando da 87,8 a 87,5.
Peggiorano marcatamente, in particolare, i giudizi sulla situazione economica del Paese e sul mercato dei beni durevoli. Si deteriorano invece con minore intensità le valutazioni presenti e di prospettiva sul risparmio e le attese sull’evoluzione del Paese e del mercato del lavoro. Migliorano lievemente, per contro, quelle sulla situazione personale e sul bilancio familiare. I giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo restano stabili rispetto a luglio, mentre le previsioni sull’evoluzione futura dell’inflazione registrano una flessione rispetto al mese precedente. La fiducia peggiora in tutte le ripartizioni e il deterioramento è particolarmente intenso nel Nord-Est. Beh, buona giornata.