Nella seconda perte, l’articolo 3 della Costituzione della Repubblica italiana c’e scritto: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
In realtà gli ostacoli di ordine economico non solo non sono stati rimossi, ma, almeno dal 1985, addirittura sono stati innalzati, diventando una vera e propria barriera di classe.
Il divario tra ricchi e poveri è sempre più marcato in Italia: stando ai dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) il nostro è uno dei Paesi industrializzati con la maggiore disparità dei redditi, al quinto posto tra i 17 che hanno segnato un ampliamento del gap tra il 1985 e il 2008, davanti a Messico, Stati Uniti, Israele e Regno Unito.
In questo contesto, arriva un’ulteriore spinta alle disuguaglianze e all’iniquità, attraverso la manovra economina varata dal governo, che sta andando in discussione nei due rami del Parlamento. Beh, buona giornata.