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Un brutto momento per la lobby del nucleare in Italia.

E’ passata sotto silenzio la decisione del Giuri, l’organo di autocontrollo della pubblicità italiana circa l’ingannevolezza del messaggio pubblicitario firmato dal Forum nucleare. Vi ricorderete che persone giocavano a scacchi, i bianchi a favore i neri contro la reintroduzione del nucleare in Italia. Il Giuri ha appunto censurato questa campagna.

Non è che mi faccia piacere: sono stato più volte “utente” delle decisioni del Giuri. Cose che succedono. Il fatto è che le tesi sostenute dalla campagna non stanno in piedi. Infatti, quelle teorie sono crollate dopo il terribile terremoto e il successivo tsunami che ha funestato il Giappone. E la cosa terrificante è che alla fine delle cause “naturali” della sciagura, cominciano le cause “umane” della sciagura.

Vale a dire la presunzione di poter controllare la scissione dell’atomo per produrre energia. Il fatto eclatante è che il Giappone, a distanza di 65 anni sta pagando le due versioni storiche dell’uso dell’atomo: vittima fu dell’uso “militare” dell’energia atomica (Hiroshima e Nagasaki), è attualmente vittima dell’uso “civile” dell’energia atomica: stanno esplodendo centrali nucleari a Fukushima.

Un caso più unico che raro di preveggenza dell’Istituto di autodisciplina? Una forzatura della verità da parte del committente, il Forum? Propendo per la seconda ipotesi, anche perché così potrebbero essere in essere attenuanti verso l’agenzia di pubblicità che ha concepito la campagna degli scacchi. Nella quale si vedeva uno scacco matto. Che nella realtà è uno scacco pazzo, pazzo come il Dottor Stranamore, film indimenticabile del sempiterno Kubric. Non credo che il mio amico Chicco Testa sia un novello Stranamore. Penso invece che attualmente la realtà rischia molto seriamente di superare la più sfrenata fantasia. Quando uscì nelle sale cinematografiche ‘Sindrome cinese’ (regia di James Bridges, con Michael Douglas, Jane Fonda e Jack Lemmon), film che pregonizzò l’incidente nucleare a di Three Mile Island, avvenuto lo stesso anno, nel 1979 negli Usa.

La sindrome cinese è la capacità teorica che la fusione del nocciolo possa perforare da parte a parte il globo terrestre. A Fukushima si sta rischiando la fusione, per il quale motivo si rilasciano fuoriuscite controllate, cercando di dosare il sovrariscaldamento del nocciolo delle centrali. Cominciano a contarsi “danni collaterali” di questa strategia: sono vittime umane. Tra “sindrome cinese” e “strategie giapponesi” il problema è: la smettiamo una volta per tutte di fare pubblicità radioattiva? Beh,buona giornata.

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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