Prosegue la protesta di studenti e insegnanti contro la riforma dell’Università. Alcuni studenti, a Roma, hanno superato le consuete barriere di sicurezza nel tentativo di entrare a Palazzo Madama, sede del Senato, ma sono stati allontanati dalle forze dell’ordine, che hanno chiuso il portone. Durante l’invasione dell’atrio, una persona ha accusato un malore e i ragazzi sono stati trascinati e respinti all’esterno. Fuori da Palazzo Madama c’è stato lancio di fumogeni e uova contro il portone al gido “Dimissioni, dimissiono”. Le forze dell’ordine si sono schierate davanti all’ingresso del Senato in tenuta antisommossa. Due studenti sono stati fermati.
Studenti: “Contusi alcuni manifestanti”. ”Alcuni manifestanti, forse più di una decina, sono rimasti contusidurante gli scontri con le forze dell’ordine in via di San Marcello”, riferiscono alcuni ragazzi che hanno partecipato al corteo a Roma. Durante i momenti di tensione un blindato dei carabinieri ha cercato di sbarrare l’uscita della strada per bloccare il corteo.
Scontri in centro. Gli studenti che si sono mossi verso Montecitorio, hanno tentato di forzare un cordone delle forze dell’ordine e sono stati respinti con i manganelli. I manifestanti hanno lanciato anche un petardo. Intanto nell’Aula della Camera prosegue l’esame della riforma dell’Università, che domani dovrebbe avere il via libera. Si riprende dagli emendamenti all’articolo 2 del testo, già approvato dal Senato. Il leader del Partito democratico, Pier Luigi Bersani ha parlato con i ricercatori e gli studenti che da ieri sono sul tetto della facoltà di Architettura in piazza Borghese a Roma: ”Il ddl Gelmini è un disastro omeopatico, smantella l’università pezzo a pezzo”, ha detto, dopo essere salito sul tetto.
Il sit-in a Montecitorio. Un sit-in di protesta si è svolto davanti a Montecitorio contro il ddl Gelmini. Slogan contro il governo e striscioni con scritto ‘Ridateci il nostro futuro’, ‘No ai tagli’, ‘Qui riposa in pace la scuola pubblica’. Ci sono bandiere e palloncini colorati della Flc Cgil. Una protesta che si accompagna a quella di questi giorni in molte città d’Italia con studenti e ricercatori che sono saliti sui tetti e hanno occupato scuole e facoltà. Tutto questo, spiega la Rete degli studenti, per ”gridare il nostro dissenso nei confronti di un ddl che distrugge l’università e la ricerca, che non pensa al futuro di noi studenti e del Paese”. ”Da Torino a Palermo passando per Milano, Firenze, Roma, Napoli e Catania – prosegue la Rete degli studenti – gli studenti occupano e autogestiscono scuole e facoltà. Il ddl Gelmini è una pietra tombale sull’università italiana che si inserisce in un’ottica generale di riforma della scuola e dell’università basata su tagli e privatizzazioni. Noi studenti non possiamo permettere che si giochi sul nostro futuro”.
Protesta a oltranza. Le mobilitazioni continueranno anche nei prossimi giorni e sabato 27 novembre, in occasione della manifestazione nazionale della Cgil, gli studenti scenderanno di nuovo in piazza.
Flash mob a Firenze. Una lunga catena umana per circondare, in un simbolico abbraccio, il rettorato
dell’Università di Firenze. Questo il ‘flash mob’ organizzato dal coordinamento dei ricercatori dell’ateneo fiorentino contro il disegno di legge Gelmini. Circa 100 i partecipanti che dopo aver anche attraversato,
formando una catena umana, piazza San Marco, sono stati ricevuti dal rettore, professor Alberto Tesi. ”Vi sono vicino – ha detto il rettore Tesi – e anche voi dovete essere vicini all’universita’. È un momento difficile,
ognuno deve fare la propria parte”. Ieri il rettore aveva sottolineato la preoccupazione ”per le risorse promesse e poi accantonate negli ultimi passaggi parlamentari” nel testo del ddl e aveva convocato per oggi un Senato accademico straordinario.
A Torino, Perugia e Salerno ricercatori sui tetti. Anche a Torino prosegue la protesta. Gli studenti continuano ad occupare Palazzo Nuovo, sede delle Facoltà umanistiche. Da questa mattina alle 8 ci sono picchetti davanti agli ingressi che bloccano le entrate, mentre le lauree che si dovevano discutere sono state spostate in altre sedi universitarie. La notte scorsa è stato bloccato con catene ad opera del ‘Fantasma dell’onda’ l’ingresso della palazzina Einaudi, sede di Giurisprudenza e Scienze politiche. Infine, restano sul tetto di Palazzo Nuovo i ricercatori saliti nel pomeriggio di ieri e che hanno trascorso la notte attrezzati con coperte e sacchi a pelo. La protesta fanno sapere andrà avanti ad oltranza. A Perugia alcuni ricercatori sono saliti sul tetto della mensa dell’Università, in via Pascoli. Ed è ripresa stamani, anche sui tetti degli edifici dell’Università di Salerno, la protesta di professori, ricercatori e studenti. Circa una cinquantina di persone, sui tetti dell’edificio del campus di Fisciano, sta sfidando la pioggia e il freddo, “per opporsi in maniera visibile – dice Diego Barletta, uno dei ricercatori in protesta – all’approvazione di una riforma che non investe sull’università pubblica, non garantisce il diritto allo studio per tutti, concentra il potere decisionale delle università nelle mani di pochi e non offre giuste prospettive di carriera ai giovani studiosi”.
Pisa, ponti bloccati, città in tilt. Un migliaio di studenti universitari ha occupato stamani i cinque principali ponti sull’Arno, situati nei pressi del centro storico di Pisa, paralizzando il traffico in tutta la città. L’azione rientra nella mobilitazione contro il ddl Gelmini ed è stata attuata da studenti di sette facoltà occupate (scienze, scienze politiche, lingue, lettere, giurisprudenza, ingegneria ed economia) e di altre facoltà dove sono in corso assemblee.
Siena: occupati binari della stazione. Circa 100 studenti hanno occupato i binari della stazione di Siena. Gli studenti hanno esposto uno striscione con scritto “Basta tagli all’università”. Il transito dei treni è bloccato su tutti i binari. Sul posto la polizia ferroviaria e le volanti.
Palermo, occupate 16 scuole. Sedici istituti superiori in ‘stato d’agitazione’ e la Facoltà di lettere e filosofia occupata dagli studenti a Palermo. Proseguono la protesta e l’ininterrotto volantinaggio degli studenti. Per domani indetta un’assemblea d’ateneo. (Beh, buona giornata).