Ho scritto: “Francamente credo si tratti di un banale incidente di percorso nella confezione del giornale.” Antonio Tricomi, sabato 22 ha commentato:“Vedendo l’intervista, ho notato anch’io l’amara coincidenza”. E ha aggiunto, nel suo commento di domenica 23: “L’articolo è stato impaginato alle 22 di domenica e gli spazi pubblicitari vengono decisi la mattina.”
Al netto di attacchi personali e non richieste difese d’ufficio di una prestigiosa testata giornalistica, ciò che si evince è che ho scritto il vero: si è effettivamente verificato “un banale incidente di percorso nella confezione del giornale”. Lo strano caso di product placement sulla carta stampata è risolto. Il caso è chiuso. Beh, buona giornata.
2 risposte su “Risolto lo strano caso.”
Francamente rimane qualche perplessità, però riconosco che è giusto chiudere a un certo punto le controversie prima che si trasformino in sterile incrocio di lame polemiche personali. Ci sarebbe da capire cosa è successo, e come mai nessuno se ne sia preoccupato o abbia fatto finta di niente. Cantoni, presentando il suo libro, aveva già parlato in televisione di questo specifico episodio, come di qualcosa che lo aveva segnato profondamente, perciò non è che fosse del tutto imprevedibile che lo ripetesse anche in un’altra intervista, destinata a un diverso pubblico e a un diverso organo d’informazione. Ma l’autore del blog considera il caso chiuso, e dunque chiudo anch’io.
No, io non sono per niente d’accordo a chiudere! Ho segnalato la vicenda a Striscia la Notizia è già pregusto la scenetta, con l’ottimo Staffelli (palpebre spioventi, come lo imita Fiorello) che attapira il cronista: “Ma come Sior Tricomi, ve la prendete tanto con Mediaset, e poi voi utilizzate le scarpe di un ragazzo morto e l’intervista di un pm anticamorra per fare non un piedino, ma un bel piedone pubblicitario”. E il cronista: “No, Staffelli, le pare che il pm Cantone poteva sapere che usciva quella pubblicità sotto l’intervista?”. E Staffelli: “Mica vuole che vada a consegnarlo al Sior Cantone il tapiro per correità pubblicitaria?”. “Lei, però, mi scusi, Staffelli, anche come lettore è un po’ sprovveduto… Non ha visto che c’era anche un soffietto…”. “Sior Tricomi, più che vedere un soffietto, noi abbiamo sentito una bella soffiata, sì, ma pubblicitaria!”.
(Mi rimetto al Sior Ferri per la pubblicazione del commento e allo spiccato senso dell’ironia del Sior Tricomi per la sua benevola accettazione).