Sembrerà strano in tempi in cui ovunque si guardi, ovunque ci si giri, si sente il lezzo delle manovre megalomani di politici o di personaggi televisivi di potere che, al timone delle nostre vite, vorrebbero traghettarle nel nulla, nell’assenza totale di stimoli vitali, di sogni di aspirazioni, le scrive una madre cinquantaseienne, una madre che nonostante l’età, non ha mai smesso di sognare.
Amante della libertà di pensiero, degli spazi aperti dove ognuno possa esprimersi, perché in ognuno di noi dorme un pensiero creativo, positivo che non va taciuto.
Ho insegnato ai miei figli la fiducia negli altri, ho sempre descritto loro un mondo possibile, che li avrebbe accolti e dove loro si sarebbero sentiti parte costruttiva e determinante.
Ho insegnato loro a sognare.
Mio figlio ora ha trent’anni, dopo la laurea e lo Ied (Istituto europeo del design, ndr) si trova a sbarcare il lunario battendo il ferro in cantieri sempre diversi, solo per non sentirsi dipendente dalla famiglia. Ma il suo stato di frustrazione è cosmico. Lui ha sempre amato scrivere, creare, leggere e dalla lettura trarre conclusioni sempre diverse da quelle ovvie che gli altri cercano.
Ora le sue idee restano intrappolate in un circuito che si interrompe solo per consumare un panino a mezzogiorno.
Mia figlia si sta laureando in Comunicazione internazionale, è una bella ragazza e per come va il mondo oggi mi vergogno di dire che spero che il suo aspetto fisico l’aiuti ,lei che e’ sempre stata pulita nell’aspetto e nell’animo e che ha creduto che l’impegno l’abnegazione, la bravura fossero premianti, come io le ho insegnato.
Se leggerà, le saro’ grata.
Firmato: Paola, una madre che ha ancora voglia di volare alto e che
non ne può più di vivere in un paese opprimente. (Lettera firmata). Beh buona giornata.