E’ una invenzione tutta italiana, è stata messa a punto dall’azienda Eurotech, specializzata nella produzione di computer miniaturizzati.
Pesa meno di 300 grammi, due etti e nove, si connette in rete e ha un cinturino rigido per agganciarlo al polso, in modo da lasciare le mani libere a chi lavora in situazioni difficili, come vigili del fuoco e medici.
“I computer indossabili ci regaleranno nuova libertà di movimento, rivoluzionando le nostre abitudini”, ha detto Roberto Siagri, presidente dell’Eurotech. Vero. Sarà come avere un orologione, sul quale digitare con un mano sola. E mentre si fanno cose con le mani, l’orologione sarà sempre a portata di coda dell’occhio.
Questo nuovo pc da polso ha un display da 65k 72 x 55 mm da 65.000 colori TFT, e grazie ad una penna apposita applicata al laccio (che è flessibile e disponibile in diversi modelli anche a seconda che siate destrorsi o mancini) è possibile interagire con il touchscreen. Il nuovo pc da polso include un ricevitore GPS, Bluetooth v1.1 e, grazie alla tecnologia wireless, può essere tranquillamente connesso senza cavi ad un qualsiasi computer centrale. Le batterie hanno una durata di sei ore in utilizzo continuo.
Secondo gli uomini della Eurotech, il pc da polso è stato studiato per le attività di logistica (magazzinieri), per la sanità (paramedici), per i vigili del fuoco, per la polizia e, immancabilmente, per le forze armate. Come per tutte le innovazioni, questo pc da polso ha senza dubbio il suo fascino, non solo legato al suo desing, ma per fatto che sancisce, è proprio il caso di dirlo, l’avvento dell’informatica pret a porter. Con quel tanto di attrattiva “fantascientifica” che ci restituisce la tecnologia miniaturizzata: dal calcolatore ai pc, dal pc al portatile, dal palmare al pc da polso prosegue imperterrita la corsa della fantatecnologia, come dire che le grandi idee diventano sempre più piccole, più comode, più maneggevoli.
Rimane il problema dell’uso che se ne fa, esso dipende da larghe vedute, ampie intuizioni, grandi idee umane. Che si scontreranno sempre con la mediocrità e la pochezza di chi crede che la tecnologia risolve tout court tutti i problemi umani. Mettete un computer miniaturizzato al poso di un microcefalo e avrete la certezza che sta per succedere un grosso guaio. (Beh, buona giornata)
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