In piazza no (e nemmeno alla Camera)-http://bracconi.blogautore.repubblica.it/?ref=hpblog
Si sente dire spesso, dalle parti dei centristi di Casini, che l’opposizione si fa in Parlamento, e non in piazza. Argomento opinabile, ma certamente legittimo.
Si fa però fatica a capire come si possa fare opposizione moderata e istituzionale se poi in Parlamento non ci si va, nemmeno a votare le proprie iniziative.
E’ successo oggi, alla Camera, dove è in corso l’esame del famoso e ormai sostanzialmente inutile decreto salva-liste. A Montecitorio le pregiudiziali di incostituzionalità, che avrebbero affossato il tanto discusso provvedimento, non passano per pochi voti. Decisiva, l’assenza di Casini, Buttiglione e altri 15 deputati Udc.
Le cronache parlamentari raccontano di un Franceschini infuriato, e di un diffuso sconcerto tra i banchi dell’opposizione. L’occasione, dicono i democratici, era ghiotta. Si poteva mandare sotto l’esecutivo alla vigilia delle elezioni, e assieme ridare un po’ di fiato simbolico a un Parlamento maltrattato dall’ossessione decretista del governo.
E invece niente.
Con la beffa finale di scoprire che perfino uno dei firmatari delle pregiudiziali, Michele Vietti, anche lui Udc, era anche lui assente. (Beh, buona giornata).